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Roberto Giordano e Roby Facchinetti assieme ad alcune delle autorità presenti

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Una consacrazione per il progetto di Roberto Giordano la visita di Roby Facchinetti al Cantiere musicale internazionale di Mileto

MILETO (VIBO VALENTIA) – Evento indimenticabile quello tenutosi negli scorsi giorni presso l’ottocentesco palazzo San Giuseppe di Mileto, che ospita il Cantiere musicale internazionale, scuola di alta formazione creata più di dieci anni fa dal maestro pianista di fama mondiale Roberto Giordano.

Infatti, ad inaugurare il dipartimento di musica pop, è giunto Roby Facchinetti, tastierista e voce storica del gruppo amato incondizionatamente da intere generazioni, i Pooh. L’artista ha visitato la scuola, accompagnato dal direttore Giordano e dal padre Giuseppe, ammirando la bellezza storica della sede, gentilmente concessa dalla Diocesi, e assistendo ad alcune lezioni di violino e percussioni, complimentandosi con maestri e allievi.

È stata, poi, la volta di entrare nell’auditorium per essere accolto dall’abbraccio caloroso di autorità, come il sindaco Salvatore Fortunato Giordano, il Comandante dei Carabinieri, il fondatore del gruppo Facebook “Il gran popolo dei Pooh” Antonio Grillo, miletese trapiantato in Toscana, e ancora numerosi fans, docenti e allievi della scuola. Il cantante ha anche ricevuto preziosi doni legati alla storia della città di Mileto dal sindaco, dal maestro Giordano e dallo scultore Antonio La Gamba.

FACCHINETTI AL CANTIERE MUSICALE INTERNAZIONALE: «QUESTA STRUTTURA MERITEREBBE TANTISSIMO»

Profondo il messaggio lanciato dall’ospite di riguardo della serata per i giovani che studiano a Mileto: «La musica porta solo cose buone – ha sottolineato Roby Facchinetti – e chi le si avvicina ha un dono se ha la passione, sentendo dentro questa grande spinta. Questa è una struttura che meriterebbe tantissimo in una zona della Calabria abbastanza defilata».

«Inviterei i giovani e le famiglie che hanno anche bambini ad avvicinarsi alla musica, che sviluppa delle qualità e attitudini straordinarie – ha aggiunto – ad esempio si impara ad ascoltare, ad essere sensibili perché è emozione, e a contare, diventando più matematici. Insomma la musica fa tantissimo e invito tutti a stimolare i ragazzi venendo in questa scuola che è altissimamente professionale e seria». Si può fare, quindi, musica di qualità anche lontano dai grandi centri: «Smettiamo di raccontare queste differenze che non esistono – ha confermato Roby Facchinetti – e questo Cantiere ne è una prova concreta. Neanche al Nord c’è una scuola di musica così strutturata con professori e musicisti preparati come qui».

LA SODDISFAZIONE DI ROBERTO GIORDANO

Grande la soddisfazione da parte del direttore del Cantiere musicale internazionale, Roberto Giordano: «In tempi strettissimi è stata una sorpresa che il maestro Facchinetti ha voluto riservarci. L’ho conosciuto – ha raccontato – questa estate grazie ad un amico comune di Mileto. Ho scoperto una persona umile, disponibile, generosa e gli ho quindi lanciato l’invito di venire a visitare il nostro Cantiere. Abbiamo colto questa occasione – ha spiegato – per inaugurare il dipartimento di musica pop, che di fatto esisteva già perché giovani allievi hanno tenuto delle serate, prodotto dei musical, tra cui quello su Mia Martini questa estate, replicato anche a Pizzo con il patrocinio del Comune. Ho voluto strutturare questo gruppo di ragazzi che fa musica di qualità con un dipartimento specifico. É stato un momento prestigioso che darà molto ai giovani».

Significativa e sempre più importante la presenza del Cantiere musicale internazionale, scrigno di musica e talento a Mileto: «Nato 12 anni fa – ha dichiarato Roberto Giordano – da un sogno coltivato dopo il concorso Regina Elisabetta nel 2003. Avevo 22 anni, ho cominciato a girare per il mondo, a fare molti concerti, a conoscere artisti di grande spessore, tra cui Van Dam e il primo violino della Scala, e mi sono detto perché non fare quello che avrei voluto trovare quando studiavo musica, ossia realizzare un centro di specializzazione a Mileto, in modo tale che i ragazzi del Sud possano studiare qui senza scappare».

ROBERTO GIORDANO: «LA MUSICA FATTORE DI CUI ANDARE FIERI»

«I maestri – ha aggiunto – sono venuti a condividere il proprio talento con i ragazzi già dal 2011 per l’inaugurazione del Cantiere musicale, che negli anni si è rivelato un centro di attrazione per tanti giovani dall’estero, da paesi come Cina e Giappone. Nel mio corso di perfezionamento sono presenti sette paesi: Cina, Giappone, Israele, Austria, Svizzera, Francia e Belgio, oltre diversi parti dell’Italia. Abbiamo accolto sempre grandi consensi, soprattutto da personalità, come oggi Roby Facchinetti, a cui ci siamo rivolti per una visita o una collaborazione, ben accette vedendo il prestigio di questi anni».

La musica è, quindi, un fattore di cui andare fieri, che può dare quel risvolto positivo che serve ai giovani per rimanere qui: «All’inizio il sogno era sia di creare un polo di alta formazione per i ragazzi – ha affermato ancora il pianista Roberto Giordano – sia di educarli alla musica, alla bellezza, alla cultura, alla vita, di cui Facchinetti è un maestro. Si è rivelato un elemento di successo perché, oltre ai corsi di perfezionamento, ci sono altri convenzionati con il Conservatorio».

«Quest’anno grazie a mia moglie – ha continuato – si sono anche aperti i nuovi corsi di Nati per la musica, che coinvolgono 29 partners, tra cui il Reparto di Pediatria dell’ospedale di Vibo Valentia, tanti comuni e associazioni. Siamo i primi in Calabria, un tassello 0-6 di successo che ci mancava anche per un investimento per il futuro». La cultura in genere può essere il riscatto per far ripartire come merita la nostra terra: «Chi fa musica – ha concluso Roberto Giordano – è sicuramente una persona migliore».

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