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AVELLINO- Contrasto della povertà educativa minorile con iniziative a favore dei minori vittime di maltrattamento. Muove da questa finalità il progetto “Non vedo, non sento, non parlo”, selezionato da “Con i Bambini”. promosso dalla cooperativa sociale La Goccia di Avellino in qualità di soggetto capofila, nel bando Ricucire i Sogni. La presentazione ieri mattina a Palazzo di città con con tutte le cooperative sociali che hanno contribuito, dal piano di zona di Avellino a quello di Mercogliano, e il Comandante del Comando Provinciale dei Carabinieri, Luigi Bramati.

“Riconosco un altissimo valore morale al progetto ha commentato- Abbiamo capito come a problemi complessi non si possono dare soluzioni semplici. Problemi multidisciplinari richiedono soluzioni multidisciplinari, quindi cerchiamo di lavorare su questa consapevolezza, attraverso uno scambio continuo di lezioni per cercare di migliorarci, aggiornarci, aggiornare le nostre infrastrutture. Cominciando dal mettere i bambini e le bambine a loro agio anche nelle nostre strutture, avendo un approccio diverso, più delicato, verso i bambini che subiscono maltrattamenti”.

E il sindaco di Avellino, Gianluca Festa: “Il non vedere, il non sentire e il non parlare ha reso complice la società di questi crimini. Per fortuna, con il tempo, è stata abbattuta la barriera del silenzio e grazie all’azione delle forze dell’ordine, delle istituzioni, degli operatori come quelli di questo progetto che in maniera pionieristica in passato hanno cominciato anche contro ogni luogo comune, è stato avviato un percorso anche contro un sistema che tendeva quasi a nascondere la gravità del fenomeno. In molti nuclei familiari venivano e vengono perpetrati crimini su bambini e ragazzi e oggi abbiamo un dovere morale nei confronti dei nostri minori, perché sono i minori non solo di una famiglia ma della nostra comunità”.

Soddisfatto Rosario Giovanni Pepe, presidente della cooperativa “La Goccia”. “La nostra ambizione, attraverso questo progetto e quello che facciamo ormai da anni nella nostra provincia, è dare una risposta che non può assolutamente essere parziale, replicando ciò in tutte le province campane. Il nostro compito è coniugare gli interessi dei lavoratori con i bisogni delle persone fragili”.

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