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Il manager Michelangelo Ciarcia incassa la fiducia, guiderà l’Alto Calore per altri tre anni: unico astenuto il Comune di Mercogliano. E passa anche il bilancio con il voto contrario di Aiello del Sabato e San Leucio. Presenti ieri il 75 per cento degli amministratori soci. Il sindaco Gia – nluca Festa non si è fatto vedere, il presidente della provincia, Dome – nico Biancardi ha delegato di votare a favore. Il no di Mercogliano è politico. A spiegare il perché, Modestino Ferraro, assessore al Bilancio, delegato del sindaco Vittorio D’Alessio: “Pur apprezzando il suo operato, Mercogliano si astiene perché la candidatura alle elezioni regionali di settembre di Ciarcia ha nociuto all’Alto Calore. E’ stata un errore. Ciarcia non è stato rispettoso dei Comuni soci”. Per Caterina Lengua, la motivazione non regge: “Dobbiamo sforzarci di tenere la politica fuori da questa assemblea. Che Ciarcia sia del mio stesso partito, il Pd, è solo un caso. Oggi io rappresento una comunità e l’appartenenza politica del presidente non mi interessa. Se Ciarcia risponde alle esigenze e alle istanze della mia comunità, va bene. In questi tre anni è stato così”. E il voto favorevole per Ciarcia è arrivato anche da Rosanna Repole, consigliere di Sant’Angelo dei Lombardi. Insomma l’area che fa riferimento al deputato Umberto Del Basso de Caro, della quale fa parte anche il consigliere regionale Livio Petitto e il sindaco Festa, benedice Ciarcia, noto esponente di Aredem. Ma la politica non c’entra, come di dice Lengua. Si giudica il lavoro fatto: per il secondo anno consecutivo l’Alto Calore produce utile: un milione, due e mezzo in tutto se si considerano gli accantonamenti per il fondo contenziosi. “Oggi il debito aumenta (148 milioni, più 8 milioni in un anno ndr) perché abbiamo speso nel biennio 2018-2020, 14 milioni per i prepensionamenti e perso 7 milioni di incassi per la pandemia. Siamo però capaci di svolgere l’attività e di pagare i debiti fatti da altri con il nostro lavoro”. E aumenta anche la tariffa: “Ha subito un aggiornamento nell’agosto 2018 e abbiamo avviato le procedure per un’ulteriore revisione. Comporterà maggiori entrate per l’Alto Calore con un incremento progressivo del 5%, con possibilità di giungere fino al 6,2%”. A protestare il sindaco di Aiello, Ernesto Urciuoli. “Abbiamo già le tariffe più alte d’Italia. Sono pronto ad una class action insieme ai comitati. Paghiamo gli investimenti di un piano d’ambi – to che mette risorse soprattutto nelle zone costiere”. Da qui la decisione di votare contro il bilancio. Per Ciarcia ritoccare la tariffa è necessario: “In passato abbiamo parlato solo di come non affogare. Oggi con un modesto piano degli investimenti possiamo invertire la rotta. L’aumento delle tariffe fa parte del gioco, l’autorità Arera prevede che gli investimenti vadano in tariffa. Altrimenti devono farli i Comuni. Tocca a noi fare un notevole sforzo per sostituire le reti”.

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