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AVELLINO – Quattocentotrentasette casi positivi . Un vero e proprio record di casi senza precedenti fino ad ora in Irpinia. La variante Omicron dilaga e nella città capoluogo si registrano in un solo giorno ben 63 casi, facendo sbalzare a quasi duecento i contagi in pochi giorni. Nei comuni irpini torna la paura, così iniziano a scattare anche le ordinanze nei centri con maggiori casi di positività per limitare gli assembramenti. Un vero e proprio boom, anche effetto del vero e proprio assalto a farmacie e laboratori nel capoluogo e nel resto della provincia. Una vera e propria psicosi, che trova conferma però nei dati record registrati nelle ultime ventiquattro ore. La maggioranza dei casi sono per fortuna asintomatici0.

Nessun dubbio ormai che un positivo su due sia stato colpito dalla variante omicron. Intanto i numeri. Sono 437 casi trovati su 2.088 tamponi esaminati nei laboratori abilitati dell’Asl di Avellino. Riguardano: 4 residenti ad Aiello del Sabato; 5 ad Altavilla Irpina; 13 ad Ariano Irpino; 6 ad Atripalda; 23 ad Avella; 63 ad Avellino; 1 a Bagnoli Irpino; 12 a Baiano; 4 a Bisaccia; 1 a Bonito; 1 a Calitri; 2 a Candida; 1 a Capriglia Irpina; 1 a Casalbore; 1 a Castel Baronia; 1 a Castelvetere sul Calore; 25 a Cervinara; 2 a Cesinali; 1 a Domicella; 1 a Flumeri; 2 a Fontanarosa; 3 a Forino; 11 a Frigento; 3 a Gesualdo; 16 a Grottaminarda; 1 a Lapio; 13 a Lauro; 5 a Manocalzati; 5 a Marzano di Nola; 10 a Melito Irpino; 14 a Mercogliano; 2 a Mirabella Eclano; 1 a Montecalvo Irpino; 1 a Montefalcione; 12 a Monteforte Irpino; 6 a Montefredane; 1 a Montefusco; 1 a Montella; 1 a Montemarano; 11 a Montemiletto; 10 a Montoro; 3 a Moschiano; 6 a Mugnano del Cardinale; 2 a Ospedaletto d’Alpinolo; 5 a Pago del Vallo di Lauro; 4 a Parolise; 3 a Pietradefusi; 10 a Prata PU; 2 a Pratola Serra; 4 a Quadrelle; 1 a Rocca San Felice; 4 a Roccabascerana; 7 a Rotondi; 1 a San Mango sul Calore; 4 a San Martino Valle Caudina; 1 a San Michele di Serino; 2 a San Nicola Baronia; 1 a San Sossio Baronia; 1 a Santa Lucia di Serino; 1 a Santa Paolina; 1 a Sant’Andrea di Conza; 1 a Sant’Angelo dei Lombardi; 1 a Santo Stefano del Sole; 2 a Serino; 4 a Sirignano; 16 a Solofra; 20 a Sperone; 6 a Sturno; 1 a Summonte; 1 a Taurano; 1 a Taurasi; 3 a Torella dei Lombardi; 1 a Tufo; 6 a Vallata; 6 a Vallesaccarda; 2 a Venticano; 1 a Villanova del Battista; 3 a Volturara Irpina; 2 a Zungoli.

Scattano anche le prime restrizioni in tutti i comuni irpini coinvolti dall’esplosione dei contagi per feste, assembramenti e anche per la didattica a causa dei clustwer. A Lauro, dove nel giro di pochi giorni un cluster scolastico ha fatto giungere i contagi a quota 40, il sindaco Rossano Sergio Boglione ha disposto la chiusura delle attività scolastiche fino al 25 gennaio 2022, la riduzione dei posti a sedere nei locali del 30% rispetto a quelli consentiti dalla vigente normativa in materia, al fine di un distanziamento tra gli utenti, raccomandando anche che negli esercizi commerciali di non sostare che nel tempo strettamente necessario per evitare assembramenti, l’accesso agli uffici comunali solo su appuntamento.

Anche a San Andrea di Conza il sindaco Gerardo D’Angola ha disposto una serie di chiusure. Stop al consumo di bevande alcoliche a decorrere da ieri e fino al 6 gennaio nelle aree pubbliche. Stop ad eventi e feste a l’interno di locali che possano creare assembramenti, la chiusura del mercato bisettimanale, la chiusura degli uffici comunali fino al 2 gennaio, la chiusura dei bar a partire dalle 18, invece per quanto riguarda locali di alimenti e ristoranti fino alle 23:30 e solo per asporto e ordinazione. Anche il sindaco di Caposele Lorenzo Melillo ha fatto scattare un’ordinanza che «blinda » il territorio comunale, dopo i numeri altissimi causati dal cluster che ha interessato lo stesso primo cittadino, per cui anche a Caposele fino al 9 gennaio «nei luoghi pubblici all’aperto è fatto divieto di svolgimento di eventi, feste o altre manifestazioni che possano dar luogo a fenomeni di assembramento affollamento; è confermato l’obbligo di indossare dispositivi di protezione individuale, anche all’aperto, in ogni luogo non isolato ed in ogni situazione di affollamento (per es. file e code); È fatto divieto di svolgimento del mercato settimanale; La chiusura dei parco giochi e di tutte le strutture sportive comunali. La chiusura degli esercizi pubblici di somministrazione di cibi e bevande e/o intrattenimento (per es. bar, ristoranti, pub, pizzerie etc. etc) alle ore 23.59».

Feste vietate, parchi pubblici chiusi e stop al mercato settimanale e alla consumazione all’aperto anche a Melito Irpino, dove si è registrato anche un cluster che sta registrando un numero notevole di contagi. L’ordinanza firmata dal sindaco Michele Spinazzola da ieri fino al 9 gennaio prossimo. Ma anche in altri comuni sono pronte già le ordinanze per restrizioni alle attività. A Bisaccia, il primo cittadino Marcello Arminio, ha disposto invece che i locali debbano chiudere alle ventidue e trenta, anche qui l’ordinanza è relativa ad un periodo che va fino ai primi di gennaio. Anche nelle grandi città, che sono finite nella morsa del contagio, si pensa alle misure restrittive per il fine anno.

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