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«Vedremo chi si stanca prima sui fondi della sanità annuali. Noi godiamo di ottima salute a Dio piacendo e la nostra battaglia continua. Ci auguriamo che le forze politiche nazionali tutte, anziché girare la testa dall’altra parte, comincino a fare un’opera – zione verità». Lo ha detto il presidente della Regione Campania, Vincenzo De Luca, commentando il riparto tra le Regioni dei fondi nazionali per la sanità che prevede per la Campania ci sarebbero 10,7 miliardi di euro, con un valore procapite di 1.879 euro contro i 1.941 di media in tutto il Paese. Un riparto su cui De Luca sta portando avanti uno scontro: “La proposta della Campania – spiega a margine del convegno sulla Giornata del Mare a Napoli – è molto semplice: le stesse risorse a tutti i cittadini italiani dal Piemonte alla Sicilia.

Poi se c’è qualche Regione che ha bisogno di un aiuto in più perché ha più popolazione anziana va bene, costituiamo un fondo ad hoc. Ma questa vergogna di furto che dura ormai da più di 10 anni ai danni dei cittadini campani deve finire, assolutamente». I cittadini dei Comuni che protestano contro la costruzione di nuovi impianti per il trattamento e lo smaltimento dei rifiuti in Campania «fanno male, perché anche le vicende energetiche di questi mesi devono credo convincere tutti i nostri concittadini che il tempo della stupidità è finito. Il tempo dei no, dei nì, dei comitati e sottocomitati, all’insegna dell’imbecillità deve finire». Così commentando la nascita di nuovi impianti che ha già portato un calo di un terzo della multa quotidiana da 120.000 euro pagata dall’Italia all’Ue per rifiuti in Campania.

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