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Per affrontare le crisi industriali, a partire da quella di Whirlpool, servirebbe «una agenzia per lo sviluppo, una sorta di nuova Iri». Così il segretario generale della Cgil, Maurizio Landini ospite di Mezz’ora in più’ su Rai 3. «Non si tratta di nuove nazionalizzazioni » ma di avere “strumenti pubblici in grado di affrontare » i problemi «in set – tori strategici», sulla falsariga dell’operazione di Salini Impregilo, che ha salvato Astaldi con la partecipazione di Cdp e fondazioni bancarie. «Domani (oggi per chi legge nedr) a livello territoriale» Cgil, Cisl e Uil decideranno una azione comune. «Non può passare – aggiunge – l’idea che una multinazionale che ha fatto un accordo, firmato anche dal governo, possa tranquillamente decidere che chiude e va via». “Siamo rappresentati nel mondo da un ministro degli Esteri che poche settimane fa aveva fatto un volantino dedicato agli operai della Whirlpool di Napoli che diceva ‘problema risolto, tutto a posto, non salterà un posto di lavoro’. Il primo novembre chiude la fabbrica e a casa vanno in mille. Non si scherza con il lavoro della gente, non si prendono in giro gli operai per fare i fenomeni. Se sai fare il tuo lavoro fallo”. Così il leader della Lega Matteo Salvini, durante un comizio a Todi parlando del leader del Movimento 5 Stelle, Luigi Di Maio. “Come fa uno a fare il ministro del Lavoro, con 170 crisi aziendali sulla scrivania e poi in 15 giorni diventare ministro degli Esteri: o sei un genio o sei un poltronaro”, aggiunge Salvini.

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