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NAPOLI – Vigilia tranquilla, non esageratamente esasperata per gli azzurri, che, a sentire le parole del tecnico, devono offrire una prova caratteriale, e non “sfilare” come prime donne, “con la presunzione di sentirsi belli, ma guardarsi allo specchio e vedersi brutti come me”, quindi, ribadiamo noi, cercare di svolgere non il “compitino”, ma industriarsi per dimostrare che finalmente si è svoltato l’angolo, che si è presa coscienza del proprio valore, decisamente non inferiore al tasso tecnico di altre compagini che sono molto avanti, rispetto al Napoli, in graduatoria. Un Gattuso senz’altro più sereno e più consapevole di aver avuto ragione nel momento in cui, fioccando le sconfitte, aveva sempre sostenuto che gli uomini a sua disposizione erano in grado di dimostrare un valore al di sopra dei pochi punti che registrava in classifica: “ A voi che insistete – ha sottolineato l’allenatore in sede di conferenza stampa- sulle modalità di rinnovo del contratto, e non ricordo precisamente quale il mese di scadenza, mi sembra aprile, ricordo alcuni passaggi fondamentali del rapporto che mi ha legato e mi lega al presidente De Laurentiis: ci sentiamo telefonicamente diverse volte durante il giorno, ho accettato la sua proposta, prefiggendomi quale principale obiettivo quello di lavorare, e di ottenere, se possibile, dei risultati tangibili, bypassando ogni postilla relativa al rinnovo, ben sapendo che devo conquistare fiducia dei tifosi, della società, ed avere quale ricambio delle mia durezza da allenatore, prestazioni all’altezza di ogni avversario, da parte dei calciatori.” Ed intanto le due imminenti partite da disputare al S. Paolo, che fanno sèguito alla disastrosa gara contro il Lecce ed al superbo confronto con il Barcellona, giungono proprio a pennello ( espressione utilizzata più volte dal trainer ndr) per decretare il salto di qualità cui ambivamo e cui, ci auguriamo, siamo vicini: un Torino, per niente risollevato dal nuovo mister Longo, che però ha nelle gambe il riposo forzato di domenica scorsa, e che non verrà a far catenaccio stante la presenza del duo d’attacco, Zaza – Belotti, e la sete di punti, come al solito, galvanizzerà più del dovuto i granata, per cui semplice e facile non appare il match, il tutto per evitare la figuraccia rimediata contro i salentini e, soprattutto, per cancellare la fama di team abile più in trasferta che in casa. Longo ritorna a Napoli a distanza di un anno e tre mesi, e in quell’occasione si trattò di un capitombolo ( 0-4 ) per il Frosinone che allenava, e Milik, domani in campo dal primo minuto per sostituire l’infortunato Mertens, realizzò una doppietta. E poi l’Inter, che nel frattempo, sbarazzatosi del Ludogorets, si troverà come avversario, negli ottavi, il Getafe, è attesa giovedì per il retour match della semifinale di Coppa Italia, con nelle gambe il delicato e difficile incontro-scontro dello Stadium di Torino, dopo aver incrociato le armi con una confusa ed arrabbiata Juventus, alla quale Sarri non sta facendo mancare nulla in quanto a polemiche e dispiaceri, al punto da evitare litigi e parolacce, annullando la conferenza stampa della vigilia. Gattuso è uomo di poche parole e di molti fatti, per cui andrà “cuoncio cuoncio”, come si ripete spesso in terra partenopea, affrontando i pericoli con le opportune contromisure. Per il campionato, Rui, Ruiz e Mertens ( a meno di un recupero lampo del belga) in panca, Hysaj, Allan, Milik in campo, con l’alternativa Lobotka a Zielinski se optasse Gattuso per un turn over corposo a centrocampo.

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