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NAPOLI – Troppo vicina e insopportabile la debacle interna contro i liguri, per parlare di una prova, da considerare quale ultima spiaggia, al fine di conoscere l’esito di questa annata, per stabilire se trattasi di un altro campionato gettato alle ortiche, o da poter riacciuffare per i capelli: era chiaro che le tre partite che attendevano gli azzurri dovevano essere un viatico per tenere il passo delle milanesi, per affiancare Juventus, che, a differenza dei partenopei, hanno individuato le carenze e si stanno riprendendo, per non perdere contatto dalla Roma, avviata verso conferme sempre più evidenti ( dopo le sconfitte con enormi passivi, contro Napoli ed Atalanta), e per lasciarsi dietro l’Atalanta, che liberatasi dell’irrequieto Papu Gomez, ha ritrovato forma, risultati e gli straordinari Ilicic e Pessina.

Ed il Napoli? Guarda e dorme, non cullandosi sugli allori, ma leccandosi le ferite, sempre più vistose, sia al “Maradona” (quanti sbadigli ed imprecazioni, da lassù….) che lontano dalla città: I tifosi, spazientiti dal non gioco, dalla confusione che regna tra gli atleti, preoccupati più dagli insulti e dalle ramanzine dell’allenatore, mai sereno, e sempre più preso dall’ira, hanno già sentenziato l’ inadattabilità del tecnico ai calciatori che compongono la rosa, notando che c’è tanta qualità in campo, ma forse è la mancanza di convinzione del ruolo che alcuni di essi sono costretti a ricoprire, e le soluzioni potrebbero essere vagliate più attentamente da gattuso, propenso più ad incitare che a stabilire dettagliatamente i compiti di ognuno: Osimhen non c’è e non ci sarà almeno fino alla partita successiva alla finale di Super Coppa Italiana, cui, ed è già chiaro, dovrà rinunciare, per cui  è inutile insistere con il 4-2-3-1, sia perché Petagna non ha la velocità del nigeriano, sia perché Zielinski dovrebbe sfruttare la sua abilità balistica, e, come dimostrato a Cagliari, essere più presente sulla linea dei sedici metri.

E di Ruiz che deve rientrare e giostrare troppo vicino alla linea difensiva ( sarà stata una coincidenza che il fallo da rigore decretato per lo Spezia sia stato determinato dallo spagnolo in una posizione a lui non congeniale? E conviene insistere su Rui e Maksimovic, il primo perennemente distratto e molte volte eccessivamente disinvolto sia nei passaggi che nelle coperture, mentre il secondo sembra sia coinvolto più sul suo futuro, molto probabilmente in Campania, ma nel Sannio, visto che non c’è accordo sulla stipula del contratto (i no del Presidente ai ricatti sono noti a tutti, e la vicenda Milik insegna…)? Qualche autocritica il Rino calabrese sembra l’abbia valutata, al punto che alla Dacia Arena, saranno titolari Hysaj sulla fascia sinistra e Rrhamani a far coppia con Manolas ( era ora che esordisse, dopo quasi un anno che è un calciatore del Napoli, pur avendo concluso lo scorso campionato nelle fila del Verona), segno che ogni tanto nella testaccia dura di Gattuso qualche buona idea gli frulla, e non è certo una gara, quella da disputare contro gli uomini di Gotti, di facile interpretazione, alla luce che i bianconeri sono la quarta squadra per minor numero di tiri subiti (ed in casa diventa la terza con appena 8 tiri subiti) e che trova riscontro anche nei gol subìti con la settima miglior difesa nonostante il 13esimo posto (con una gara da recuperare). 

LE ULTIME SULL’UDINESE – Gotti senza Forestieri, Okaka e Pussetto, ha soltanto Lasagna e Nestorovski che dovrebbero partire dall’inizio davanti. A centrocampo De Paul, Arslan e Pereyra con Stryger Larsen a destra e Zeegelaar a sinistra mentre in difesa Becao, De Maio (favorito su Bonifazi) e Samir. Non è escluso però un cambio modulo, come nell’ultima gara a Bologna, visto che il 4-2-3-1 si adatta meglio ai tanti centrocampisti a disposizione e uno tra Lasagna e Nestorovski potrebbe così rappresentare un cambio offensivo.

LE ULTIME SUL NAPOLI – Ancora out Koulibaly, Osimhen, Demme e probabilmente Mertens. Gattuso dovrebbe rinviare il turnover alla Coppa Italia, confermando gran parte dell’11 delle ultime giornate. Potrebbe toccare a Meret in porta, con Hysaj a sinistra nella linea con Di Lorenzo, Manolas e Rrahmani (in ballottaggio con un Maksimovic apparso in difficoltà con lo Spezia) mentre a centrocampo scelte obbligate con Bakayoko e Fabian ed in attacco Lozano dovrebbe tornare a destra con Zielinski e Insigne dietro Petagna. Messaggio 1 di 620

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