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La somministrazione dei primi vaccini in Italia

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ROMA – Claudia Alivernini, 29 anni, infermiera dello Spallanzani di Roma e volontaria nelle Uscar per curare a casa i pazienti fragili, è la prima vaccinata d’Italia contro il Covid-19. “Un simbolo importante – sottolinea in una nota Fnopi – per la professione infermieristica che è anche la prima come numero di contagi (oltre 50mila da inizio pandemia e sono aumentati, in media, di 300 al giorno) e per vicinanza agli ammalati per i quali rappresenta spesso l’unico contatto con il mondo esterno”.

Tra i primi vaccinati a Milano, invece, Barbara Mangiacavalli, presidente della Federazione nazionale degli ordini degli infermieri e direttore sociosanitario dell’ASST Nord Milano.

“Per un infermiere – ha commentato Mangiacavalli, dopo aver ricevuto il vaccino – è un dovere verso i cittadini, verso i colleghi e anche verso la scienza in cui crediamo. La professione infermieristica aderisce ai principi dell’etica professionale che guida scienza e coscienza degli infermieri in scelte che rispondono al principio inderogabile di tutela della salute delle persone e riconosce il valore delle evidenze scientifiche come base del suo agire professionale”.

Nella città simbolo della prima fase della pandemia, Bergamo, la prima dose è stata riservata a Gianluca Solitro, presidente dell’Ordine provinciale degli infermieri. A Brescia la prima volontaria è stata Stefania Pace, coordinatrice degli Ordini Infermieristici lombardi.

Un altro coordinatore regionale, Luciano Clarizia, ha ricevuto la prima dose alle ore 9.40 alla sede regionale della Protezione civile a Palmanova, per il Friuli Venezia Giulia. In Liguria, è stato il San Martino di Genova il centro scelto per i primi vaccini a ospiti di Rsa e operatori sanitari: tra loro, a inaugurare la giornata come “paziente”, è stata la coordinatrice infermieristica Gloria Capriata.

In Calabria, a Catanzaro, 11 infermieri del Policlinico Universitario Mater Domini e dell’ospedale “Pugliese” sono stati scelti per sottoporsi al nuovo vaccino.

Restando al Sud, sono stati 7 gli infermieri selezionati al Policlinico di Bari per avviare la campagna vaccinale in Puglia, mentre in Sicilia si è partiti dall’Arnas Civico, per poi proseguire, nel pomeriggio, al presidio Pisani ASP, in una Rsa.

In Sardegna, a Cagliari, Virginia Boi, referente per la preospedalizzazione al Brotzu, è stata la prima infermiera a ricevere l’immunizzazione nell’isola. In Basilicata il primo vaccinato è un infermiere del Pronto Soccorso del “San Carlo” di Potenza, Felice Arcamone.

Anche a Napoli la prima vaccinata è un’infermiera: Flavia Acunzo, in servizio a tempo determinato al Cardarelli, ma laureata all’Università di Tor Vergata di Roma.

In Abruzzo, il presidente dell’Ordine di Teramo, Cristian Pediconi, è stato impegnato come somministratore delle prime fiale vaccinali riservate alla regione e ai suoi colleghi infermieri e la prima vaccinata della Regione è un’infermiera dell’Asl di Teramo, Tiziana Ferreo.


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