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Il luogo della tragedia

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«Profondo dolore per le tante vite umane stroncate dai trafficanti di uomini». Lo dice la presidente del Consiglio Giorgia Meloni, sottolineando che «si commenta da sé l’azione di chi oggi specula su questi morti, dopo aver esaltato l’illusione di un’immigrazione senza regole». Il governo, aggiunge, «è impegnato a impedire le partenze e con esse il consumarsi di queste tragedie, e continuerà a farlo, anzitutto esigendo il massimo della collaborazione agli Stati di partenza e di provenienza».

E’ una «tragedia immane» che «mi addolora profondamente e ci impone innanzitutto il profondo cordoglio per le vite umane spezzate». Lo dice il ministro dell’Interno Matteo Piantedosi sottolineando che «è fondamentale proseguire in ogni possibile iniziativa per fermare le partenze» dei migranti.

«Un carico residuale in fondo al mare, vero eh? Se ci fosse stato un sistema di ricerca e soccorso forse potevano essere salvati. Per ora 50 morti ma potrebbero essere almeno il doppio. Un “carico residuale” vero governo Meloni?». Lo scrive su Twitter il segretario nazionale di Sinistra Italiana Nicola Fratoianni.

«Cosa ha fatto l’Unione europea in tutti questi anni? Dov’è l’Europa che dovrebbe garantire sicurezza e legalità? Che fine hanno fatto le operazioni di dialogo con i Paesi d’origine dei migranti?».

Sono le domande che pone, in una nota, il presidente della Regione Calabria, Roberto Occhiuto, in relazione alla tragedia dello sbarco di migranti a Cutro. “Tutte domande che, purtroppo – aggiunge Occhiuto – ad oggi non hanno alcuna risposta. E chi sta nei territori, a stretto contatto con la realtà di tutti i giorni, è costretto a gestire le emergenze e a piangere i morti».

«È un brutto risveglio che deve destare la comunità affinché simili tragedie non accadano». Lo scrive su Twitter il presidente della Croce Rossa Rosario Valastro dopo il naufragio di un barcone con decine di migranti a Cutro, in Calabria. «I nostri volontari – aggiunge Valastro – sono impegnati per soccorrere i superstiti e per recuperare le vittime».

«Una tragedia terribile e dolorosa, neonati donne e uomini annegati sulle coste del mare di Crotone. Non si conosce il numero dei morti ma si parla di 35 corpi già recuperati, ancora tanti dispersi. Ancora una volta assistiamo alla morte di esseri umani in cerca di una vita migliore».

Lo afferma in una nota Mario Vallone, coordinatore regionale Anpi Calabria e componente del Comitato nazionale Anpi. «Rifletta la politica, lo faccia il governo con le sue direttive disumane sui soccorsi, sulle Ong, sull’accoglienza diventata un miraggio per tantissimi migranti. L’Anpi della Calabria esprime vicinanza e solidarietà mettendosi a disposizione per quanto di utile sarà necessario», conclude Vallone.


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