X
<
>

Sergio Mattarella

Condividi:
1 minuto per la lettura

Il presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha espresso il proprio dolore per la strage di migranti avvenuta al largo di Crotone

ROMA – Il presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha espresso il proprio “dolore per il naufragio avanti alle coste crotonesi, nella quale hanno perso la vita decine persone e tra queste alcuni bambini. Molti tra questi migranti provenivano dall’Afghanistan e dall’Iran, fuggendo da condizioni di grande difficoltà. È una ennesima tragedia del Mediterraneo che non può lasciare nessuno indifferente».

LEGGI ANCHE IL DOLORE DI PAPA FRANCESCO: Papa Francesco: «Dolore per il naufragio di Crotone»

Il Capo dello Stato ha espresso il cordoglio per le vittime, la vicinanza ai naufraghi, cui va assicurata un’adeguata accoglienza, e il ringraziamento ai soccorritori. Ma rispetto ad una vera e propria strage avvenuta a Crotone il Presidente della Repubblica Mattarella ha sollecitato un forte impegno della comunità internazionale per rimuovere le cause alla base dei flussi di migranti, guerre, persecuzioni, terrorismo, povertà, territori resi inospitali dal cambiamento climatico.

LEGGI ANCHE: Strage di migranti nel mare di Crotone, Meloni: «Profondo dolore»

«È altrettanto indispensabile che l’Unione Europea assuma finalmente in concreto la responsabilità di governare il fenomeno migratorio per sottrarlo ai trafficanti di esseri umani, impegnandosi direttamente nelle politiche migratorie, nel sostegno alla cooperazione per lo sviluppo dei paesi da cui i giovani sono costretti ad allontanarsi per mancanza di prospettive» conclude Mattarella.

LEGGI ANCHE: Strage di migranti a Crotone, Occhiuto: «Dov’è l’Europa?»


La qualità dell'informazione è un bene assoluto, che richiede impegno, dedizione, sacrificio. Il Quotidiano del Sud è il prodotto di questo tipo di lavoro corale che ci assorbe ogni giorno con il massimo di passione e di competenza possibili.
Abbiamo un bene prezioso che difendiamo ogni giorno e che ogni giorno voi potete verificare. Questo bene prezioso si chiama libertà. Abbiamo una bandiera che non intendiamo ammainare. Questa bandiera è quella di un Mezzogiorno mai supino che reclama i diritti calpestati ma conosce e adempie ai suoi doveri.  
Contiamo su di voi per preservare questa voce libera che vuole essere la bandiera del Mezzogiorno. Che è la bandiera dell’Italia riunita.
ABBONATI AL QUOTIDIANO DEL SUD CLICCANDO QUI.

Condividi:

COPYRIGHT
Il Quotidiano del Sud © - RIPRODUZIONE RISERVATA

EDICOLA DIGITALE