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Matteo Salvini

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Il decreto Milleproroghe, che tante polemiche aveva sollevato, ha ricevuto dalla Camera la fiducia, con 369 voti a favore e 41 i voti contrari. Si vedrà nei prossimi giorni quale sarà l’esito, se continuerà il braccio di ferro all’interno della maggioranza. Ma la situazione non si è ancora assestata. In commissione Affari sociali è stato il caos, dopo che la maggioranza si è spaccata su un emendamento presentato dalla Lega in cui si chiede di eliminare il green pass dopo il 31 marzo.

Nei giorni scorsi, questo era il leit motive ripetuto a tutte le ore da Matteo Salvini il cui partito aderisce ed è nella maggioranza. Un gioco delle parti, quasi sicuramente. Comunque un gioco pericoloso. Per il quale è intervenuto Silvio Berlusconi che ha avuto in mattinata una lunga telefonata con Mario Draghi. Il Cavaliere ha assicurato al premier “stabilità” e impulso, garantendo “continuità” e “apporto costruttivo” con tutta Forza Italia. Ma siamo ancora in emergenza, questa “non è risolta”. È questa la frase che non fa dormire sonni tranquilli al premier. Ma l’abolizione del Green pass divide gli stessi esponenti del Carroccio.

Ieri la Lega ha tentato ancora il colpo di mano presentando in commissione Affari sociali alla Camera, l’emendamento per eliminare il Green pass il 31 marzo. Ma dopo una giornata di caos, il provvedimento del Carroccio è stato bocciato. La maggioranza si è spaccata ed il testo della Lega è stato respinto con 22 voti contrari, 13 favorevoli tra cui Fratelli d’Italia e Alternativa. Gli astenuti sono stati 5.

Ma oggi ci sarà la seconda puntata dell’emendamento sul Covid supergreen pass. È prevedibile che Forza Italia si asterrà su questa correzione alla legge mentre spezzoni della Lega si smarcano e sono pronti a votare con Fratelli d’Italia. Anzi, Fdi starebbe preparando un trappolone anti Movimento 5stelle sui fondi per la Tav.

Malgrado il rischio per il governo di andare sotto, Enrico Letta ha applaudito alla strigliata di Mario Draghi ai partiti. Lo ha invitato a essere determinato, ovvero a non esitare a bacchettare i ministri. Letta ha anche affermato di essere determinato affinché il governo Draghi completi “il suo lavoro senza ambiguità. È l’impegno che ci prendiamo. Il premier ha fatto bene; ci sono temi negoziabili da quelli non negoziabili e su questi va bene mettere la fiducia“. Letta si è irritato durante la direzione Dem. “La Lega ha di nuovo votato un emendamento fuori dalla logica della maggioranza, Chiediamo serietà a noi stessi e a tutti, perché è l’unico modo affinché questo lavoro comune, che abbiamo chiesto al presidente Draghi, vada avanti con efficacia”.

Sulla stessa strada si è trovato Giancarlo Giorgetti, ministro dello sviluppo Economico che ha esortato “a non pensare a tornaconti elettorali”, messaggio che sembrava puntato sulla Lega piuttosto che a generici nemici che stanno all’opposizione.

Salvini è tornato a parlare difendendo il Milleproroghe dicendo che il Parlamento è eletto dai cittadini “per approvare le leggi”. Quindi questo modus operandi non si può confondere con la “guerriglia urbana se modifica in meglio qualche provvedimento uscito dal Consiglio dei ministri, come il Superbonus, aiutando imprese e famiglie”. E ai microfoni di una radio, ha chiesto di nutrire fiducia nel Parlamento “che fa il suo lavoro”. Altrimenti, ha suggerito con atteggiamento tranchant, “aboliamo il Parlamento”.

A questo punto, gli è stata rivolta una domanda se prevede che tornerà il sereno. C’è il rischio che la guerriglia urbana vada avanti? “No, assolutamente. Chi occupa il tempo lavorando, non ha tempo per fare polemica”. Singolare atteggiamento per uno che ha vissuto sulla provocazione e sull’ironia. Nelle ultime settimane c’è stato molto nervosismo. Ma adesso confida nel futuro. “Una volta passato il nervosismo – ha puntualizzato – sono fiducioso che si torni a lavorare in modo unitario”. Ha polemizzato con Fratelli d’Italia che è passata all’opposizione ed è “più portata a dire no”. “Noi in questo momento preferiamo dire i sì. Poi ci sarà una coalizione di centrodestra che avrà al centro del programma economico la pace fiscale e l’azzeramento di milioni di cartelle esattoriali. Se nei prossimi giorni la situazione continuerà a migliorare negli ospedali, nelle scuole, nelle fabbriche si supera lo stato di emergenza”.


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