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Elisa Scala

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Elisa Lupo, originaria del sud, precisamente di Palermo, è una consulente del lavoro da più di 15 anni, specializzata sui temi della previdenza. Lo scorso settembre ha lanciato sulle principali piattaforme di streaming audio “Previdenti”, il 1° podcast che parla di pensione ai più giovani. In ogni puntata approfondisce un argomento legato a questa tematica molto importante vista la scarsa informazione. 8 ragazzi su 10 affermano di aver paura e di essere rassegnati al riguardo, ma Elisa è pronta ad aiutarli e a chiarire ogni dubbio.
Elisa, da molti anni sei una consulente del lavoro. Cosa ti ha spinta a creare un podcast?

«Durante la mia professione ho assistito all’avvento della scelta di destinare il TFR a previdenza complementare e ho notato che ci fu tanta attenzione sull’argomento, ma che poi è venuta meno. Spesso i ragazzi, o chi inizia a lavorare, scelgono di tenere tutto in azienda, ma significa non avere un orizzonte temporale di lungo periodo. Così mi è venuta l’idea di comunicare con loro in modo semplice quali fossero i motivi per cui bisogna prendersi cura della propria pensione. Ho avuto l’idea del podcast perché è il miglior modo per comunicare, può essere fruito in maniera semplice e permette di essere ascoltato con i propri tempi.»

Perché è importante pensare alla pensione fin da subito?

«Perché il tempo è un grande alleato, cominciare a mettere da parte i soldi per la propria pensione con molto anticipo permette di metterne meno da parte mensilmente o annualmente perché si può fare affidamento sugli interessi che verranno maturati e il tempo che intercorre tra il momento in cui verso i miei risparmi e il momento in cui invece li andrò a prendere. Tutti noi quando andremo in pensione avremo una quantità di denaro molto al di sotto rispetto al nostro ultimo stipendio. Arrivare impreparati significa trovarsi a fare i conti con una possibilità di guadagno molto più bassa rispetto a quella a cui si era abituati e ad un conseguente cambio di stile di vita.»

Cosa consiglieresti ai più giovani?

«Consiglierei di cominciare a fare risparmio, di pensare al proprio sé del domani. La pensione è anche il momento in cui avremo del tempo da dedicare alle cose che ci piacciono e se non abbiamo abbastanza soldi il rischio è di dover tagliare proprio quelle. Un ragazzo giovane che non guadagna, ad esempio, può mettere da parte i soldi che arrivano a Natale, ma quel poco è tanto accumulato negli anni. Io invito tutti, al di là dell’effettivo impiego, di iniziare proprio quando non c’è lavoro. Che tu sia un dipendente o un freelance o un dirigente, dovrai fare sempre i conti con una pensione integrativa, perché per tutti la pensione non sarà adeguata. Quando ti dicono che devi pensare a te stesso significa anche pensare al tuo te del futuro. Non ci sono vincoli di contribuzione, le persone pensano che se non si versano 5mila euro l’anno non serve a niente, ma non è vero. Se sei giovane, anche mettere 300 euro all’anno vuol dire cominciare a creare il proprio gruzzolo.»


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