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Siesta rustica, di Fausto Pirandello, appartenente alla collezione Iannaccone

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TRA le importanti collezioni italiane di costituzione recente c’è quella di Giuseppe Iannaccone. Giuseppe Iannaccone inizia a collezionare opere della prima metà del Novecento e solo successivamente si avvicina all’arte contemporanea. Infatti, la sua collezione si divide in due sezioni: quella incentrata sull’arte italiana tra le due guerre – un unicum nel panorama Italiano e internazionale con opere che vanno dai primi anni ‘20 del ‘900 alla conclusione della Seconda Guerra Mondiale – e una sezione dedicata ai giovani talenti emergenti, che include pitture, sculture, disegni e fotografie. Parte della Collezione Giuseppe Iannaccone (GUARDA IL SITO) è oggi conservata negli spazi dello studio legale, che dal 2015 ha avviato il progetto “IN PRATICA” ospitando mostre che mettono in un continuo confronto opere di artisti già presenti nella collezione con quelle di altri giovani artisti.

Le sue posizioni si misurano in una grande “chat” su Internet: ”Rinascimento in Sgarbistan”, dove le sue convinzioni e i suoi giudizi creano talvolta malumori i dispareri in quanti hanno minore esperienza e conoscenza. Cosi ho voluto dare a tutti gli amici che si confrontano alcune regole per trarre beneficio dal confronto: C’è molto fervore, e ci sono diverse sensibilità e diverse conoscenze, ma non litigherei su Currin, non penserei di andarmene per differenze di gusto. E’ bella tanta passione, è una felice sorpresa vedere apparire opere poco conosciute come quella della brava e ritirata Albert. Ci si può astenere dal manifestare personali antipatie. Lucia soavemente manifesta la sua predilezione per Jenny Saville.

Mentre altri discutono di cronache, argomenti banali, pettegolezzi, qui abbiamo il privilegio di muoverci tra immagini e pensieri alti, nel regno dello spirito. Non è bene litigare, è bene osservare, godere o tacere. Giuseppe Iannaccone è un uomo educato, sensibile, dolce. Più di tutti voi ha fatto un lungo cammino nell’arte del Novecento e del nostro tempo. Ha molto lavorato e fatto una collezione formidabile. Non gli piace misurarsi con chi ha minore esperienza, e mette avanti la sua pura sensibilità. Ha convinzioni radicate che faticano a misurarsi con preferenze personali. Eviterei di contraddirlo, aspettando che egli fornisca testi e suggestioni originati dalla sua formidabile esperienza.

L’arte contemporanea non è una gara, non è Miss Italia. Spesso il mercato favorisce ingiustizie e indica scorciatoie, che alcuni artisti non riescono a percorrere. Il danaro è un fiume travolgente che talvolta inghiotte piccole imbarcazioni, zattere, canoe. Molti si arenano: forse un giorno, risalendo, li ritroveremo arenati su piccole spiagge. Ma il fiume va. Sulla nave più sicura viaggia Iannaccone. Salite con lui, seguitelo, anche quando io mi fermo a soccorre qualche travolto, Serafini, Vaccari, Ghizzardi, Frongia, Innocenti. Non importa. Non indignatevi, non parteggiate, non discutete. Il mio viaggio è nella notte. Fatevi raccontare di Badodi, di Ziveri, di Scipione. Iannaccone viaggia con loro. Lasciategli i suoi contemporanei anche se non vi appaiono i vostri.

Non ha senso litigare in un percorso infinito, senza sosta. La storia e il gusto si sovrappongono. Astenetevi dal giudicare. La storia si fa, non si giudica. E talvolta non vincono i migliori. Talvolta non hanno la fortuna e la forza. State in armonia e in silenzio davanti alla bellezza.


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