X
<
>

La stazione di Napoli centrale

Condividi:
4 minuti per la lettura

NAPOLI non finisce mai di stupire, è un treno inarrestabile: la Stazione Centrale entra nella Top 10 d’Europa con le grandi capitali del continente come Vienna, Berlino, Parigi, Madrid e Amsterdam, distanziando invece le altre città italiane come Milano e Roma. Napoli è stata infatti inserita al settimo posto della European Railway Station Index 2023, un rapporto stilato da un ente americano indipendente, il Consumer Choice Center, che dalla parte del consumatore pone il focus sull’efficienza, le politiche in favore dei cittadini, l’innovazione. Con circa 137 mila frequentatori giornalieri e 50 milioni l’anno, Napoli Centrale accoglie ogni giorno 390 treni. Composta da 24 binari, è la più grande del Mezzogiorno. Il nodo ferroviario comprende, oltre alla stazione di superficie (Napoli Centrale), una stazione interrata (piazza Garibaldi), con due binari destinati al servizio metropolitano e due della rete FS.

Un risultato di prestigio per Napoli che, ancora una volta, supera con i dati di fatto i pregiudizi che ormai si sgretolano sempre di più. Certo, la città deve fare ancora tantissimi passi in avanti, ma la strada verso la rinascita sembra ormai imboccata ed i margini di miglioramento sono eccezionali. Negli ultimi anni la stazione è stata sottoposta a un lavoro di ristrutturazione che ha consentito la realizzazione di una struttura più moderna, con il rifacimento delle coperture superiori, la ristrutturazione della zona sotterranea dedicata alla metropolitana cittadina e regionale, la costruzione di diversi ascensori, l’installazione di scale mobili e una serie di spazi dedicati ai servizi di accoglienza dei clienti Trenitalia, di biglietterie, ristoranti e negozi.

Fra gli elementi architettonici che contraddistinguono la stazione di Napoli centrale è da notare il tetto «a piramidi» reso famoso anche da un carosello interpretato da Mina, in cui la cantante passeggiava vestita da enormi cavi telefonici tra le piramidi del tetto stesso (riprese utilizzate anche per il video della canzone “Se telefonando”, la cui musica fu composta da Ennio Morricone). Al primo posto c’è dunque Zurigo che non stupisce più di tanto, con 102 punti, seguita da Vienna Hauptbahnhof con 94, mentre Berlino e Berna chiudono a pari merito il podio con 90 punti. Napoli è la vera sorpresa, posizionandosi settima con 86 punti, facendo meglio di Amsterdam, Parigi-Gare de Lyon, Oslo e Madrid. In Italia premiata anche Milano centrale, classificata 29esima con 68 punti, seguita subito dopo da Roma Tiburtina, al 31esimo posto con 66 punti. Anche se nella seconda metà entra in classifica anche Torino Porta Nuova, che si aggiudica il 35esimo posto con 31 punti. A chiudere la lista, tra le città italiane troviamo Firenze Santa Maria Novella con un modesto 40esimo posto e 58 punti.

L’indice tiene conto di vari parametri, tra cui la presenza di biglietterie, servizi in stazione, opzioni di accessibilità, collegamenti di trasporto, Wi-Fi gratuito e la qualità della copertura. La metodologia comprende il monitoraggio di rapporti ufficiali, statistiche online, mappe delle stazioni, aggiornamenti in tempo reale e feedback dei passeggeri su variabili che considerano prioritarie come i tipi di biglietti, le app, i tempi di attesa e la percentuale di treni in ritardo. In particolare, la classifica riguarda le 50 stazioni ferroviarie più grandi d’Europa (misurate in base al volume di passeggeri) e il senso di questa iniziativa è quello di “aiutare con strumenti validi i consumatori a scegliere la stazione migliore per il loro prossimo viaggio, godendo così della migliore esperienza possibile”.

La classifica ha anche evidenziato alcune sorprese negative, dato che le cinque stazioni ferroviarie meno accoglienti sono situate tutte in Germania: Essen, Berlino Ostkreuz, Berlino Zoologischer Garten, Monaco-Pasing e Brema. Queste stazioni sono state criticate dai passeggeri per la frequenza dei ritardi e i lunghi tempi di attesa dei treni. Nel 2021, i passeggeri hanno percorso circa 345 miliardi di chilometri-passeggeri sulle ferrovie in Europa. Il traffico passeggeri ferroviario è aumentato lentamente tra il 2004 e il 2019, per poi diminuire nel 2020. Le restrizioni di viaggio dovute alla pandemia di Covid hanno portato a un calo del 48% del numero di passeggeri-chilometro in treno tra il 2019 e il 2020. Il numero di passeggeri ferroviari è leggermente aumentato nel 2021, ma è rimasto a un livello sostanzialmente inferiore rispetto a quello pre-pandemia. In base al traffico passeggeri, il leader del trasporto ferroviario di passeggeri in Europa è la SNCF. L’azienda statale francese ha registrato nel 2021 quasi 75 miliardi di passeggeri-chilometro, seguita dalla compagnia ferroviaria tedesca Deutsche Bahn, con un traffico passeggeri di circa 46 miliardi di passeggeri-chilometro nello stesso anno.


La qualità dell'informazione è un bene assoluto, che richiede impegno, dedizione, sacrificio. Il Quotidiano del Sud è il prodotto di questo tipo di lavoro corale che ci assorbe ogni giorno con il massimo di passione e di competenza possibili.
Abbiamo un bene prezioso che difendiamo ogni giorno e che ogni giorno voi potete verificare. Questo bene prezioso si chiama libertà. Abbiamo una bandiera che non intendiamo ammainare. Questa bandiera è quella di un Mezzogiorno mai supino che reclama i diritti calpestati ma conosce e adempie ai suoi doveri.  
Contiamo su di voi per preservare questa voce libera che vuole essere la bandiera del Mezzogiorno. Che è la bandiera dell’Italia riunita.
ABBONATI AL QUOTIDIANO DEL SUD CLICCANDO QUI.

Condividi:

COPYRIGHT
Il Quotidiano del Sud © - RIPRODUZIONE RISERVATA

EDICOLA DIGITALE