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LONDRA (INGHILTERRA) – L’Italia non domina ma soffre, e tanto, e dopo l’entusiasmo e l’esaltazione del girone di eliminazione si scopre in difficoltà ma si scuote e nel primo tempo supplementare infiamma la partita batte l’Austria 2-1.

Un risultato che consente agli Azzurri di qualificarsi per i quarti di finale che si giocheranno a Monaco di Baviera il prossimo 2 luglio contro la vincente della sfida tra il Portogallo di Ronaldo e il Belgio di Lukaku.

A Wembley la Nazionale di Roberto Mancini diventa la Nazionale dei Record: batte il record di imbattibilità di Zoff, batte il record di vittorie consecutive (12), batte il record di risultati utili consecutivi (31) che fu del mitico Pozzo e si aggrappa alle reti di Chiesa e Pessina per continuare il cammino ad Euro2020.

Prima del fischio d’inizio gli azzurri decidono di non inginocchiarsi per il movimento Black Lives Matter, ma le critiche e il dibattito politico sembrano non distrarre l’Italia, almeno nei primi minuti.

La Nazionale di Mancini impiega poco per prendere le misure ad Alaba e compagni che, a differenza di Turchia e Galles, optano per un’ostinata costruzione dal basso che funziona almeno per 15’. Da quel momento iniziano le palle gol degli azzurri.

Al 17’ Spinazzola sfonda sulla sinistra e scarica per Barella il cui tiro è deviato coi piedi da Bachmann. Al 33’ sale in cattedra Ciro Immobile: ricevuta palla fuori area, l’attaccante biancoceleste conclude a sorpresa in porta e colpisce l’incrocio dei pali.

Se nel primo tempo, pur soffrendo, l’Italia aveva costruito diverse azioni da gol nella ripresa la sfida inizia con una serie di brividi per gli azzurri: Di Lorenzo stende Arnautovic al limite dell’area, Alaba su punizione non trova la porta.

Al 62’ si accende Sabitzer: tiro da fuori deviato da Bonucci in corner. Tre minuti dopo, al 65’ minuto, arriva la rete dell’Austria con Arnautovic, gol che però viene annullato per fuorigioco al termine di un lungo controllo al Var.

Sicuramente l’undici di Mancini accusa il colpo e il commissario tecnico capisce che è il momento di cambiare: fuori Barella e Verratti, dentro Locatelli e Pessina. All’83’ la chance più clamorosa: Spinazzola va sul fondo e crossa per Berardi che sbaglia la rovesciata.

Nuovo cambio, esce proprio Berardi sostituito con Chiesa mentre Immobile lascia il campo a Belotti.

Il risultato non cambia e si va ai supplementari. Proprio ai supplementi cambia tutto. Palla geniale di Spinazzola per Chiesa che doma con la testa e poi aggancia e calcia in rete la palla col mancino siglando il vantaggio al 95’.

Dieci minuti dopo, al 105’ il raddoppio: Acerbi ostinato arpiona una palla in piena area e appoggia su Pessina che incrocia col mancino e firma il 2-0.

La partita non è finita perché al 114’ Kalajdzic di testa da calcio d’angolo batte Donnarumma sul suo palo e riporta in partita l’Austria. Gli ultimi minuti di apprensione non sono determinanti per gli austriaci con l’Italia che gestisce gli attacchi e vola ai quarti.


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