Chiusura di Non è l'Arena, Giletti nuovamente sentito in procura

Massimo Giletti di nuovo sentito in procura a Firenze in relazione alla chiusura del programma di La7 Non è l’Arena

Massimo Giletti oggi ancora una volta in procura a Firenze come persona informata sui fatti. Il giornalista e conduttore televisivo è al centro dell’inchiesta dei pm fiorentini, che, tra l’altro, stanno investigando sull’improvvisa chiusura del programma Non è l’Arena, chiuso dalla sera alla mattina, lo scorso 13 aprile dall’emittente La 7 di Urbano Cairo.

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Anche quest’ultimo è stato sentito come persona informata sui fatti dai magistrati nell’ambito dello stesso fascicolo e qualche giorno prima di Cairo, nella stessa veste, era stato ascoltato il giornalista del Quotidiano del Sud, Paolo Orofino, da anni collaboratore di Giletti. La chiusura del programma televisivo avviene dopo che già l’anchorman era stato sentito a verbale varie volte dai pm di Firenze, che indagano sul periodo delle stragi di mafia degli anni 92-93 e sulla presunta trattativa Stato-mafia.

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Giletti si trova proprio in mezzo a tale indagine per via di una foto che gli sarebbe stata mostrata da Salvatore Baiardo, gelataio di Omegna, uomo di fiducia dei fratelli Graviamo esponenti di spicco di Cosa nostra. Nella foto, secondo la versione di Giletti c’erano il generale dei carabinieri Francesco Delfino e Silvio Berlusconi e c’era pure (ma Giletti non avrebbe riconosciuto il terzo uomo raffigurato) Giuseppe Graviano. Sarebbe stato proprio Baiardo a fare il nome di Graviano, indicatogli come uno dei tre nella fotografia.

Baiardo ha, però, negato la circostanza di aver mostrato tale foto al conduttore televisivo e nel corso di una perquisizione che ha subito della foto in questione nessuna traccia. Per oggi, secondo indiscrezioni trapelate, pare fosse stato convocato dalla procura fiorentina pure l’ex senatore Marcello Dell’Utri, che però non si sarebbe presentato all’appuntamento.