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Il Policlinico di Bari

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«In Puglia funziona tutto finché non ti serve niente». Mario Conca, ex consigliere regionale del Movimento 5 Stelle e attuale esponente di Italexit, conclude così una denuncia pubblica sui suoi profili social che prova a evidenziare disservizi nella sanità, a partire dall’offerta di esami clinici dell’Asl e del Policlinico di Bari. Il tutto partendo da un’esperienza personale, che lo ha visto impegnato nel tentativo di prenotare una uroflussometria per il padre ottantenne.

«In tutta la Asl Bari (1.3 milioni di abitanti) – scrive rivolgendosi al governatore Michele Emiliano – non è possibile prenotare l’esame perché non ci sono agende attive. Agende che per legge non si potrebbero disattivare, il condizionale è d’obbligo, e ti assicuro che nelle altre Asl non se la passano meglio. Dopo un’oretta di attesa accumulata con più chiamate all’800345477, questa è stata la risposta dell’operatore Cup: “Da noi non è possibile prenotare al momento, provi al Cup del Policlinico».

Sul punto l’Asl replica che sì, l’esame non era prenotabile in questo periodo, perché gli appuntamenti di questi due mesi fino alla fine del 2021 sono pieni e l’agenda del 2022 è ancora da aprire e programmare e che comunque una data disponibile nella giornata di ieri c’era: quella di lunedì 6 dicembre all’ospedale Di Venere alle 14.20.

Il racconto però di Conca prosegue col tentativo al Policlinico. «Ho chiamato al Cup allo 0805592701- scrive ancora – e dopo 50 minuti di attesa, e vari tentativi precedenti abortiti, mi hanno proposto la data di agosto 2022. A quel punto ho desistito e, dopo aver riattaccato, ho richiamato il cup del Policlinico selezionando l’opzione 2, attività libero professionale (Alpi). Magicamente l’attesa si è azzerata e dopo pochi secondi l’operatrice mi ha detto che potevo scegliere il medico e c’erano diverse disponibilità per la settimana prossima al costo di 70 euro. Quando si riformerà il Servizio sanitario nazionale e si abolirà l’extra e l’intramoenia?».

Al di là della domanda sulla riforma del sistema oltre alla sua, Conca ha raccolto poi decine di segnalazioni provenienti anche da altre province. C’è chi fa presente difficoltà nel prenotare una risonanza magnetica al cervello, chi una visita di controllo cardiologica pur essendo affetto da patologie e chi, come lo stesso Conca, prova a far presente della situazione che ha incontrato il responsabile della liste d’attesa per Bari e provincia negli uffici Rula. Sul tentativo di prenotazione al Policlinico la struttura fa presente che le difficoltà sono legate al fatto che è lì che si concentrano tutte le prenotazioni.

«Il servizio sanitario nazionale è un malato grave cronico – prosegue nel suo racconto l’ex consigliere regionale – e non c’è interesse da parte dei primari e della sanità privata a eliminare questo tipo di sistema che privilegia il pagamento delle prestazioni. Se poi hai 80 anni come mio padre e sei esente ti rode dover fare 140 chilometri e pagare per ottenere ciò che il sistema sanitario pubblico dovrebbe assicurarti con la fiscalità generale. Ti piange il cuore, invece, se non puoi permetterti 100 euro, al lordo del viaggio, per verificare l’atto della minzione che potrebbe essere foriero di patologie importanti. La stessa trafila, purtroppo, vale per una miriade di esami, quasi tutti in verità».

Conca ha poi trovato disponibilità all’ospedale Tatarella di Cerignola per lunedì. «Ma questo – precisa – perché so come muovermi conoscendo il sistema. L’esame di mio padre non era impellente ma necessario in vista di una visita programmata per aprile prossimo. Ho voluto in qualche modo stressare, mettere alla prova il sistema che non garantisce accesso e tempi delle prestazioni dignitosi. Anche Il privato convenzionato è bloccato fino a gennaio, il budget è esaurito da settembre, figurati la nostra santa pazienza com’è ridotta».

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