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Un momento dell’incontro di Papa Francesco con i fedeli pugliesi

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BARLETTA – «La Puglia è un po’ pericolosa? No…». Insomma, come a farsi la domanda e a darsi la risposta. Eppure sono bastate queste poche parole, pronunciate da Papa Francesco, in occasione dell’udienza che il Papa tiene il mercoledì, immortalate in un video di una manciata di secondi, postato sui social e diventato subito virale, a scatenare polemiche fra chi ha compreso il tono di quelle parole, lungi da essere un’affermazione, e chi no o che, comunque, lo ha inteso in senso letterale.

Poi, si sa, sui social viene fuori di tutto, gli schieramenti, le tifoserie, i complotti e, per fortuna, anche qualcuno che ammoniva e invitava a diffidare di uno stralcio, un estratto di una situazione che non emerge nel suo complesso in quel filmato brevissimo. Il tutto, fra l’altro, nel giorno in cui Papa Bergoglio ha autorizzato i decreti sulle virtù eroiche del vescovo di Molfetta, il pugliese, salentino, don Tonino Bello, da ieri, appunto, venerabile, per il suo «desiderio di una Chiesa per il mondo: non mondana, ma per il mondo, al servizio del mondo», come disse proprio il pontefice, il 20 aprile 2018, in occasione della sua visita a Molfetta.

Tornando a mercoledì, chi era nella basilica di San Pietro a Roma, e tantissimi arrivavano dalla Puglia, circa 1.300 fedeli, molti dei quali da città del territorio della Bat, non ha dubbi: quella del Papa non era un’affermazione e quello che ha detto è stato strumentalizzato. Fra loro c’era anche il presidente dell’associazione “San Giovanni Paolo II” di Bisceglie, Natalino Monopoli. «Il Papa non ha affatto affermato che la Puglia è terra violenta o pericolosa», spiega, specificando di parlare a titolo personale. Monopoli racconta che Papa Francesco, salutando i fedeli, ha richiamato tutti con un messaggio forte contro la violenza e che, fra i tanti accorsi, vi era anche una folta delegazione di una associazione anti violenza, che spiccava perché i componenti di quella delegazione indossavano una pettorina gialla.

Il Papa, secondo Monopoli, «nei saluti ha collegato quell’associazione, col fatto che tutt’intorno vi fossero fedeli provenienti dalla Puglia che, gioiosi, riferivano le loro città di provenienza». «Sorridendo, quasi forse catturato dai nomi di alcuni luoghi – riferisce Monopoli – ha unito le due presenze, ma non serve essere cattolici o legati al Papa, per non capire che solo chi è in malafede finge di non vedere che in quel video sta scherzando, è ironico e sta dicendo tutto il contrario».

Monopoli non ha dubbi, «è una volgare strumentalizzazione, per me, far passare le parole del Pontefice per quelle di uno che ritiene violenta o pericolosa la Puglia». E ricorda quando, due anni fa, sempre in udienza, «scherzando, per il nostro clamore pugliese, ci definì entusiasti e rumorosi, sorridendo compiaciuto». «Papa Francesco – conclude Natalino Monopoli – ama la Puglia, non la ritiene terra di violenza né pericolosa. Penso che quell’aggettivo, pericolosa, riferito alla Puglia significhi voi pugliesi siete calorosi, entusiasti, carichi di energia… questo e non altro».

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