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Lopalco ed Emiliano un anno fa

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E’ arrivato alle 12 in punto in Presidenza, sul lungomare di Bari, come immortalato dalle telecamere di Trm, per un faccia a faccia con Emiliano, ma l’incontro non è stato risolutore. Prosegue la telenovela legata alle dimissioni non dimissioni dell’assessore Lopalco: ieri il professore ed epidemiologo, ingaggiato come consulente dal governatore nel marzo del 2020 per fronteggiare la pandemia Covid-19, non ha sciolto i dubbi. Non ha presentato ufficialmente le sue dimissioni, ma non ha nemmeno assicurato che continuerà a guidare il settore più importante.

Quindi, al momento, si resta al punto di partenza: Lopalco ha messo a disposizione la delega ma Emiliano l’ha respinta. L’epidemiologo ha chiesto ancora qualche ora o giorno di riflessione, nel frattempo c’è una campagna vaccinale anti Covid sulla terza dose che non decolla. L’impressione è che Lopalco possa tornare sui suoi passi, ma al di là di quale sarà la decisione è fondamentale che si faccia in fretta.

La pandemia Covid-19 è tutt’altro che sconfitta, anzi c’è una ripresa dei contagi che va governata con il massimo delle forze. L’incontro di ieri è durato circa un’ora, ma al termine l’assessore ha preferito non rilasciare dichiarazioni. Da quanto trapela si sarebbe trattato di «un confronto sereno e cordiale».

Lopalco ha giustificato la sua volontà di dimettersi con la «stanchezza» e l’impossibilità di incidere sui tempi della macchina burocratica. Tra i motivi palesati anche una divergenza di vedute con Emiliano sull’acquisto di un farmaco per provare a migliorare la vita di due bambini pugliesi di due anni affetti dalla Sma1.

Lopalco si è detto contrario, mentre il governatore ha assicurato che la Regione si sarebbe fatta carico di comprare questo costoso medicinale a patto che uno specialista lo avesse prescritto e che le famiglie dei piccoli si fossero assunti i rischi e le responsabilità di una somministrazione che avverrebbe al di fuori dei paletti imposti in Italia da Aifa. In realtà, la scelta del governatore di autorizzare l’acquisto del farmaco risale a fine agosto, le dimissioni di Lopalco invece sono maturate a novembre, a distanza di oltre due mesi.

Una discrepanza temporale che ha fatto ipotizzare che dietro il malcontento dell’assessore ci siano anche altre motivazioni: scarsa autonomia nella scelta dei vertici delle Asl e dei funzionari del dipartimento e «invasioni» di campo da parte del presidente in alcune decisioni importanti, come la riforma del 118. Lopalco ha assicurato che da consigliere continuerà a dare il suo supporto al governo regionale.

L’assessore, scienziato e professore di Igiene prima all’Università di Pisa e ora a Lecce, era stato chiamato alla Regione da Emiliano il 9 marzo del 2020 per coordinare la task force contro la pandemia Covid-19. Qualche mese dopo, la decisione di accettare la sfida della politica e di candidarsi per la prima volta al Consiglio regionale, con un grande successo personale e 14.500 voti ottenuti. Subito dopo l’incarico di assessore, che potrebbe concludersi in poco più di un anno ma non sono esclusi colpi di scena.

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