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Un assistente della polizia penitenziaria è stato aggredito da un detenuto nella casa circondariale di Cosenza. Il fatto è avvenuto questa mattina nel reparto di media sicurezza nel momento di immissione dei detenuti nei cortili per la fruizione della «ora d’aria». L’assistente, è stato colpito al volto con l’interessamento della vista ed è dovuto ricorrere alle cure dei sanitari presso il pronto soccorso cittadino i quali gli hanno concesso alcuni giorni di prognosi. Lo ha reso noto il Sappe. «Nel corso del 2009, in Calabria, ci sono stati 5 suicidi, 32 tentativi di suicidio, 131 atti di autolesionismo, 45 casi di soggetti che hanno posto in essere ferimenti, 62 episodi di danneggiamento di beni dell’Amministrazione – ha affermato il segretario generale aggiunto del SAPPE Giovanni Battista Durante – Chiediamo che coloro che si rendono responsabili di aggressioni al personale di polizia penitenziaria debbano essere puniti in maniera esemplare. Non è più tollerabile che gli agenti debbano andare a lavorare per 1200 euro al mese e prendere anche pugni in faccia, sputi e quant’altro». «Ancora una volta, purtroppo, dobbiamo registrare l’aggressione ad un appartenente alla polizia penitenziaria – ha affermato il segretario regionale del SAPPE Damiano Bellucci una situazione che si ripete insieme ad altri fenomeni e che aggrava la situazione lavorativa del personale del Corpo che da tempo deve affrontare sempre maggiori disagi per lo più dovuti al sovraffollamento (i detenuti nei 12 istituti calabresi al 31 agosto erano 3176 a fronte di una capienza regolamentare di 1871), alla carenza di personale e all’insufficienza delle risorse assegnate in tutti i capitoli di spesa. A Cosenza a fronte di una capienza regolamentare di 198 posti i ristretti sono 338 di cui quasi 150 appartenenti al circuito di alta sicurezza. Anche il personale di polizia penitenziaria in servizio a Cosenza è insufficiente e deve sistematicamente ricoprire contemporaneamente più posti di servizio, non fruisce regolarmente dei riposi settimanali e del congedo ordinario, mentre si registrano ritardi notevoli nella liquidazione dei servizi di missione effettuati dal personale per il trasferimento dei detenuti. Ci preme esprimere inoltre, la nostra solidarietà e vicinanza al collega ferito e l’augurio di una pronta guarigione oltre che a manifestare la nostra vicinanza al personale di polizia penitenziaria di Cosenza poichè questi episodi si aggiungono a tutte le altre criticità e rendono sempre più difficile il lavoro della polizia penitenziaria».

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