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Giovanni Lettieri

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Elezioni regionali in Basilicata, Lettieri convocato al Nazareno dopo gli ultimi scontri alla riunione del Pd. Salta l’incontro lucano dei vertici dell’ipotetico “fronte progressista”


POTENZA – Sono scadute ieri in serata le 48 ore che gli esponenti del Partito democratico si erano dati durante la direzione regionale di sabato per tentare un «ultimo affondo» sulla candidatura a governatore del re delle coop bianche lucane, Angelo Chiorazzo. Prima del putiferio e della clamorosa ripartenza per Roma degli emissari inviati dalla segretaria nazionale Elly Schlein.

A provocare l’ennesimo nulla di fatto nelle trattative sulla costruzione di un fronte progressista in grado di contendere al centrodestra la guida della Regione sono state, ancora una volte, le beghe all’interno del Partito democratico.
Con la convocazione del segretario regionale lucano, Giovanni Lettieri, nella sede nazionale del partito, in largo del Nazareno, per fare il punto dopo lo strappo consumatosi sabato sera sul voto alla dichiarazione di sostegno “senza se e senza ma” alla candidatura alle elezioni regionali della Basilicata del re delle coop voluto dall’ex ministro della Salute, Roberto Speranza. Con il responsabile organizzazione nazionale del Pd, Igor Taruffi, riconducibile direttamente alla segretaria, e il responsabile per gli enti locali, Davide Baruffi, braccio destro del presidente del partito Stefano Bonaccini, contestati in malo modo per aver chiesto di mantenere aperto il dialogo con i possibili alleati che da mesi chiedono un nome diverso per la guida della coalizione. Dal Movimento 5 stelle al Psi, passando per Azione, Basilicata possibile e Alleanza Verdi Sinistra.

La convocazione di Lettieri ha colto di sorpresa proprio questi ultimi. Che dopo le notizie sull’esito della burrascosa direzione regionale del Pd di sabato avevano chiesto immediate delucidazioni al segretario dem. Con l’intenzione di chiamare il “liberi tutti” se avesse confermato la determinazione a restare sul nome dell’imprenditore di Senise.
Per questo era stato già fissato un appuntamento per domenica, poi rinviato a ieri sera (4 marzo 2024). A causa della partenza improvvisa per la capitale del segretario dem, però, tutto è slittato a data e ora da definirsi. Anche se è difficile immaginare che si possa andare molto in là.
A premere per un chiarimento ci sono soprattutto i partiti dell’ex terzo polo. Azione e Italia viva, ormai apertamente corteggiati dal governatore uscente, Vito Bardi, e un centrodestra spaventato dalla sconfitta in Sardegna.

Ieri i calendiani hanno riunito la loro direzione regionale. Ma al termine della stessa, anche in considerazione del momento particolare, né il segretario regionale Donato Pessolano, né il consigliere regionale Marcello Pittella hanno diffuso dichiarazioni e commenti.
Quasi in contemporanea sono riprese anche le interlocuzioni tra i referenti dei pentastellati lucani, vale a dire il coordinatore regionale Arnaldo Lomuti e le coordinatrici provinciali Alessia Araneo e Viviana Verri, e la numero 2 del Movimento, Paola Taverna.
Entro oggi, quindi, sono previste ulteriori interlocuzioni “bilaterali” tra Pd e M5s. Per capire se questi ultimi, come è probabile, restano fermi sul no alla candidatura a governatore del re delle coop. E per capire se esiste un modo per tenere in squadra quest’ultimo, decidendo con lui chi altri può prendere la guida della coalizione.

Tra i nomi alternativi accreditati dall’Ansa, ieri, è rispuntato quello del presidente della Provincia di Matera, Piero Marrese. Con l’aggiunta dell’ex presidente del Consiglio regionale Piero Lacorazza, e dello stesso segretario Pd Lettieri. Laddove la scelta dovesse ricadere su un nome “politico” espressione dei democratici.
Se invece la scelta dovesse ricadere su un nome civico, dopo il passo indietro dell’ex presidente della Corte d’appello di Potenza, Alberto Iannuzzi, restano in campo le personalità individuate dal Movimento 5 stelle. Come l’ex direttore generale dell’Asp, Lorenzo Bochicchio e il presidente dell’Ordine dei medici di Potenza, Rocco Paternò. Che hanno già il gradimento anche di Verdi-Sinistra, Psi, La Basilicata Possibile e Azione.
Non è escluso, infine, nemmeno che la scelta possa ricadere su un’altra personalità espressione degli ex laici cattolici di Basilicata casa comune. Che per primi hanno individuato in Chiorazzo il migliore candidato governatore. Raccogliendo l’adesione, subito dopo, del Pd. In questo caso tra i nomi più quotati c’è quello del presidente di Basilicata casa comune nonché ex delegato regionale dell’Azione cattolica, Fausto Santangelo.
l.a.

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