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La procura di Potenza ha dissequestrato e consegnato alla famiglia la salma del medico Lorenzo Pucillo, completati gli esami sul corpo

POTENZA – La salma di Lorenzo Pucillo – il medico di 70 anni ucciso il 21 marzo scorso a Pescopagano – è stata dissequestrata dall’autorità giudiziaria. Potrà essere consegnata alla famiglia per la celebrazione dei funerali, la cui data non è ancora nota. Il provvedimento è stato assunto dalla Procura della Repubblica di Potenza nella giornata di ieri e notificato al Comune di Pescopagano.

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Quanto alle indagini in corso per risalire al responsabile o ai responsabili del delitto, al momento non sono emersi ulteriori sviluppi o indiscrezioni. Gli investigatori, coordinati dai magistrati della Procura del capoluogo, continuano a lavorare nel massimo riserbo. L’obiettivo è cercare di individuare chi ha assassinato lo stimato professionista di Pescopagano, nonché medico sociale della squadra di calcio del Picerno, compagine rivelazione del girone meridionale del campionato di serie C.

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LA PROCURA RESTITUISCE ALLA FAMIGLIA LA SALMA DI LORENZO PUCILLO

Il dissequestro della salma di Pucillo, ad ogni modo, lascia intendere che sono stati ultimati tutti gli ulteriori rilievi. Esami che gli inquirenti avevano disposto nell’ambito dell’inchiesta. Quindi sembra sia stato raccolto ogni elemento che possa risultare utile alle indagini e consentire di scovare chi ha esploso i colpi di fucile all’indirizzo del medico di Pescopagano.

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Negli ultimi giorni, stando alle indiscrezioni trapelate, gli investigatori erano alla ricerca anche di eventuali tracce di Dna lasciate, sia pure inconsapevolmente, dall’assassino. Tracce presenti sugli indumenti o magari sul corpo stesso di Pucillo. Corpo che sarebbe stato trascinato in un’area poco visibile del terreno di sua proprietà dopo essere stato ucciso. Una sorta di dirupo, invaso dalla boscaglia e dai rovi, dove il cadavere è rimasto in buona parte nascosto fino al giorno successivo al ritrovamento, avvenuto casualmente da parte di un residente di passaggio che ha poi dato l’allarme.

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Indiscrezioni, queste, anticipate da Tatiana Bellizzi, l’inviata della trasmissione di Rai Due, “Ore 14”, condotta dal giornalista Milo Infante, che sta seguendo con particolare attenzione il “mistero” del delitto di Pescopagano.

CON IL DISSEQUESTRO ULTIMATI GLI ACCERTAMENTI SUL CORPO DEL MEDICO

Insomma, il dissequestro della salma di Pucillo disposta dagli inquirenti – l’indagine è coordinata dal pm Giuseppe Borriello e dal procuratore capo Francersco Curcio – lascia pensare che, attraverso l’utilizzo delle moderne e sofisticate attrezzature, siano stati compiuti tutti gli approfondimenti necessari per arrivare alla scoperta, magari, di una traccia genetica dell’assassino: alla presenza di un capello fino ad arrivare a qualche goccia di sangue, di saliva o di sudore. o coperto di rovi e boscaglia dove è rimasto semi-nascosto per una giornata prima della sua scoperta da un agricoltore di passaggio.

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Accertamenti eseguiti, ad ogni modo, senza la presenza di difensori o consulenti di eventuali sospettati, anche perché al momento non risultano iscrizioni sul registro degli indagati. Il fascicolo di indagine, a quanto è dato di sapere, risulta ancora aperto a carico di ignoti.

Ad ogni modo, l’ipotesi della presenza di eventuali tracce biologiche del responsabile potranno essere confermate o meno nei prossimi giorni, una volta ottenuti i riscontri dei rilievi eseguiti nell’obitorio dell’ospedale San Carlo di Potenza, dove il cadavere di Pucillo è stato trasferito dopo un primo passaggio in quello del presidio sanitario di Pescopagano.

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