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Avvocato Armando Veneto

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La Corte d’appello di Catanzaro ha assolto l’avvocato Armando Veneto «per non aver commesso il fatto», era accusato di corruzione e concorso esterno.


CATANZARO – «Assolto per non aver commesso il fatto». È  la formula con cui la Corte d’appello di Catanzaro ha assolto l’avvocato Armando Veneto, 88 anni, ex deputato e parlamentare europeo dell’Udeur, dall’accusa di concorso esterno in associazione mafiosa e corruzione in atti giudiziari aggravata dalle modalità mafiose. In primo grado, il gup di Catanzaro aveva condannato a 6 anni di reclusione.

I fatti contestati all’avvocato Veneto risalgono al 2009 e riguardano una presunta corruzione del giudice Giancarlo Giusti, all’epoca componente del Tribunale del riesame di Reggio Calabria. Giusti, arrestato nel 2012 con l’accusa di corruzione aggravata dalle modalità mafiose e suicidatosi nel 2015, nel 2009 annullò un’ordinanza di custodia cautelare in carcere a carico di Rocco e Domenico Bellocco, presunti esponenti della ‘ndrangheta, e di Rocco Gaetano Gallo.

Secondo l’accusa sostenuta della Dda di Catanzaro, l’avvocato Veneto avrebbe influenzato il giudice Giusti, avvalendosi di presunti rapporti pregressi, per ottenere la revoca del provvedimento restrittivo in cambio di un compenso di 120 mila euro.

Adesso, la decisione della Corte d’appello di Catanzaro (composta dai giudici Carlo Fontanazza presidente, Abigail Mellace e Paola Ciricao) riabilita l’avvocato, riscrivendo la storia personale del noto penalista.

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