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Vincenzo Marino

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CATANZARO – Non ce l’ha fatta Vincenzo Marino, il 68enne ferito gravemente durante l’aggressione avvenuta per mano di un giovane pakistano, lo scorso 9 settembre al Centro ippico “La Valle dei Mulini” alle porte di Catanzaro.

Aggressione, nella quale era stato coinvolto anche Giuseppe Sestito, deceduto due giorni dopo il ricovero in ospedale per le gravi lesioni riportate (LEGGI) e una donna di 48 anni che ha riportato ferite guaribili in poco tempo.

La triste notizia della morte di Marino è giunta poche ore fa, direttamente dal nosocomio cittadino dove le condizioni dell’uomo erano apparse critiche fin da subito tanto da richiedere il ricovero in rianimazione.

Dopo tredici giorni in cui è rimasto sospeso tra la vita e la morte e con prognosi riservata, i suoi parametri vitali sono precipitati ulteriormente nella mattinata di oggi fino alla dichiarazione da parte dei sanitari di morte cerebrale.

Nella ricostruzione fatta dagli inquirenti, il 28enne Saleem Masih – il giovane pakistano che lavora come stalliere – avrebbe reagito quella mattina del 9 settembre scagliandosi con una zappa in mano contro Marino, dopo l’ennesima offesa e umiliazione ricevuta dallo stesso – offese che riceveva anche altre volte da parte di altri frequentatori del maneggio da diverso tempo – colpendolo violentemente anche dopo averlo fatto cadere per terra.

Il 28enne si era poi scagliato contro chiunque incontrava sul suo cammino fino al parcheggio del maneggio dove era da poco arrivato e sceso dalla sua auto Giuseppe Sestito, e che aveva chiesto in quel momento a Saleem che cosa stesse facendo.

Anche Sestito, secondo quanto appurato anche dai testimoni che quel giorno erano al Centro ippico, sarebbe stato colpito con la pala più volte anche una volta caduto a terra sulla testa e all’addome.

Il giovane pakistano – arrestato dai carabinieri nell’immediatezza dei fatti – ha ammesso le sue colpe ed ora, dovrà rispondere di omicidio tentato, consumato e lesioni personali,

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