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Il tratto della statale 106 controllato dall'autovelox

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CATANZARO – L’associazione calabrese di volontariato “Basta vittime sulla Ss 106” ha preannunciato un ricorso presso la Corte europea per i diritti dell’uomo sulla doppia produttività di un autovelox. Si tratta dell’apparecchio presente sul tratto catanzarese della Strada statale 106 Jonica, nel territorio comunale di Simeri Crichi.

Nel 2019, il presidio montato dal Comune ha fruttato oltre 9.600 sanzioni. «Un record internazionale – commenta l’associazione – che solleva dubbi circa le reali finalità dello strumento».

Un cittadino, però, ha fatto ricorso sul fatto che l’autovelox abbia sanzionato anche chi procedeva in senso contrario e il giudice gli ha dato ragione, condannando l’amministrazione comunale.

“Basta vittime sulla Ss 106” presenterà un ricorso alla Corte europea per denunciare – sostiene l’associazione – l’atteggiamento speculativo di alcuni sindaci che utilizzano in modo inopportuno il tema della sicurezza stradale ed «anziché adoperarsi con Anas ed istituzioni nazionali per migliorare le condizioni della “strada della morte”, pensano a fare cassa sulle spalle degli automobilisti».

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