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Il sindaco di Cosenza Franz Caruso

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COSENZA – Il sindaco Franz Caruso ha inviato una lettera alla dirigente dell’Ufficio Scolastico provinciale, Concetta Gullì e al direttore generale dell’Ufficio Scolastico Regionale della Calabria, Antonella Iunti, “per valutare attentamente la possibilità di assumere, nei confronti del dirigente scolastico della scuola elementare Lidia Plastina Pizzuti di Cosenza, i provvedimenti del caso, non escludendo anche l’eventualità di una sua sostituzione o rimozione dall’incarico attualmente ricoperto.

“Ritengo – sottolinea il sindaco di Cosenza che ne sussistano tutte le condizioni che affido alla vostra valutazione e al vostro approfondimento, nell’interesse della scuola e degli alunni che la frequentano”.

La richiesta del sindaco Caruso parte dopo le polemiche delle ultime ore, seguite all’avvio dei lavori per la prossima riapertura al traffico veicolare del tratto di strada antistante la scuola, ma soprattutto a seguito della comparsa, sulla recinzione del cantiere, di molteplici scritte offensive nei suoi confronti.

I messaggi apparsi alla rete del cantiere davanti alle scuole di via Roma

“Parto dal presupposto – scrive alle due dirigenti Caruso – che ognuno è libero di manifestare il proprio pensiero, ma quel che non può essere consentito è che un dirigente scolastico si erga a sobillatore e diventi una sorta di fiancheggiatore di chi, travalicando ogni forma di rispetto, ha affisso sulla recinzione del cantiere, dei messaggi offensivi, oltraggiosi e vicini al dileggio, nei confronti della mia persona. Altra questione – dice ancora Caruso – sarebbe quella di accertare chi, realmente, si sia sostituito ai bambini nel vergare quei messaggi o li abbia più semplicemente ispirati, non ritenendo, nessuno di noi, i bambini stessi capaci di simili volgarità. Un dirigente scolastico deve restare super partes e non influenzare gli alunni della scuola della quale ha la responsabilità, né condizionare il comportamento dei loro genitori. Ed è fatto oltremodo grave che lo stesso dirigente, Massimo Ciglio, abbia, attraverso il suo profilo Facebook spinto i genitori degli alunni della sua scuola a reagire contro l’allestimento del cantiere, organizzando un sit-in davanti alla scuola e, sia pure simbolicamente, tagliato personalmente la recinzione che delimita il cantiere per consentire che la manifestazione si tenesse all’interno dell’area dove dovranno essere eseguiti i lavori da parte del Comune”.

“Non è così – è la conclusione del sindaco – non rispettando un’istituzione come il Comune, né il suo sindaco, che si contribuisce alla costruzione di una scuola in grado di diventare realmente una palestra di formazione democratica e civile”.

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