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Il nuovo sbarco a Crotone

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CROTONE – Sono stati 487 i migranti soccorsi e salvati nella notte di venerdì con il coordinamento del Centro nazionale del soccorso marittimo ed approdati intorno alle 3 nel porto di Crotone. Sono arrivati nello specifico 352 uomini e 17 minori provenienti dal Pakistan, 63 uomini e 20 minori dall’Egitto, un uomo dall’Afghanistan e un altro da Nepal. E soprattutto, sul fronte dei numeri, questa volta, è fortunatamente a zero il computo delle morti.

Le operazioni sono state rese difficoltose dal sovraccarico dell’imbarcazione. A ciò si aggiunga che al largo di Capo Colonna, dove sono arrivati autonomamente, il mare era forza 4. E come se non bastasse, l’imbarcazione era in cattive condizioni. Il barcone intercettato venerdì a circa 60 miglia al traverso di Crotone è stato invece soccorso, nella notte, da due Motovedette Sar della Guardia Costiera e da un mezzo della Gdf. Successivamente il barcone è stato affiancato dal rimorchiatore “Alessandro Secondo” di Crotone, che l’ha scortato fino al porto.

Per la Guardia Costiera «non è stato possibile effettuare il trasbordo dei migranti sulle unità della Guardia Costiera a causa delle condizioni meteomarine avverse, ecco perché il peschereccio con circa 500 persone a bordo ha fatto ingresso nel porto di Crotone con l’ausilio di un rimorchiatore. Le unità della Guardia costiera sono in assistenza».

Dalle prime informazioni, il barcone dovrebbe essere partito da Tobruk in Libia. Si è messa in moto la task force programmata dalla prefettura di Crotone, che ha visto la partecipazione della Guardia costiera, della Guardia di finanza, del personale sanitario e dei volontari della Croce Rossa. Dopo i primi soccorsi e l’assistenza, i migranti, in buona salute, sono stati trasferiti nel Cara di Sant’Anna, in attesa della successiva distribuzione a cui provvederà il ministero.

IL MINISTRO TAJANI

«Voglio ringraziare Marina militare, Guardia costiera e Gdf per quello che fanno in mare. È una grande bugia dire che non hanno fatto nulla per salvare i migranti anche a Cutro». Lo ha detto il vicepremier e ministro degli Esteri, Antonio Tajani, intervenendo alla fiera LetExpo 2023 a Verona organizzata da Alis in collaborazione con VeronaFiere e commentando i soccorsi in mare delle ultime ore, per provare a scacciar via le polemiche che hanno investito il governo Meloni dopo la strage di Cutro. «Sono fiero di essere italiano – ha proseguito Tajani – anche in queste ore uomini in uniforme sono in mezzo al mare per salvare vite umane e lo hanno fatto anche nella notte di Cutro. Bisogna dirlo, perché si è fatto un processo – ha detto ancora il vicepremier Tajani – Credo che la politica debba dire grazie a tutti coloro che indossano un’uniforme per quello che stanno facendo. Credo che sia un omaggio dovuto e doveroso da parte del governo».

LE POLEMICHE

Intanto continuano le polemiche sul mancato intervento nello sbarco di domenica 26 febbraio, così come è stato evidenziato durante gli interventi nella manifestazione nazionale con migliaia di partecipanti, approdata proprio sulla spiaggia di Steccato di Cutro, dove c’è stato il tragico sbarco precedente, in cui si chiesto che mai più si verifichi una tragedia simile (LEGGI LA NOTIZIA)

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