X
<
>

Gaetano Pacienza

Condividi:
2 minuti per la lettura

IL terremoto si consuma in tarda serata ed è della massima magnitudo, vale a dire destinato a creare danni enormi alla tenuta dell’attuale amministrazione comunale. Sì, perché ad essere silurato dal primo cittadino è uno degli assessori di peso della Giunta: Gaetano Pacienza, titolare della delega alle attività produttive ma soprattutto colui che coordina l’ufficio legale di palazzo Luigi Razza.

Maria Limardo ha, infatti, firmato ieri sera il decreto che revoca il noto avvocato del Foro Vibonese dalle sue mansioni in quanto, sostiene, è venuto meno il rapporto fiduciario. E da fonti dello stesso Palazzo Razza la motivazione è presto detta ed è riferibile alla grottesca vicenda della mancata presenza in aula di un legale dell’Ente in occasione del filone processuale di Rinascita Scott, in cui risulta imputato l’avvocato Giancarlo Pitelli ed altre tre persone.

L’udienza, che si è tenuta l’altro ieri, poi rinviata, ha visto, infatti, assente un rappresentante legale del Comune anche se c’è da precisare che lo stesso può costituirsi parte civile all’udienza del prossimo 13 gennaio.

Ma di fatto si è trattato di uno scivolone clamoroso. Il sindaco ha provato a correggere il tiro nel pomeriggio di ieri parlando di omessa notifica che ha pregiudicato la presenza dell’avvocato di palazzo Luigi Razza ma, in verità, sembra che il capo dell’amministrazione – che ha sempre manifestato la volontà del Comune di essere presente in qualsiasi procedimento per mafia, soprattutto in quello simbolo di Rinascita-Scott – sia andato su tutte le furie addossando, ormai a questo punto è palese, la colpa all’ufficio legale e di riflesso all’assessore Pacienza.

Quindi in serata la rottura definitiva con l’esponente di Città Futura, gruppo che fa capo al consigliere regionale Vito Pitaro e la pubblicazione sull’albo pretorio del decreto nel quale si evince testualmente: «Oggi è venuto meno il rapporto fiduciario e collaborativo con l’avvocato Gaetano Pacienza, che è alla base della nomina e, quindi, sono venute meno le condizioni per la permanenza dello stesso, nella carica e nelle sue funzioni; il venir meno di tale rapporto fiduciario legittima pienamente  la volontà del Sindaco di far cessare la vigenza dell’atto di nomina con revoca espressa, fermo restando che con l’adozione del presente atto permane il riconoscimento per l’impegno profuso dall’assessore Pacienza durante il periodo assessorile. Il presente provvedimento non implica alcun genere di valutazione sulle qualità personali o professionali dell’assessore ne è da intendersi sanzionatorio quanto piuttosto finalizzato a garantire la serena prosecuzione del mandato amministrativo».

E quanto la decisione del sindaco possa creare una spaccatura in seno alla maggioranza lo testimoniano le parole di Vito Pitaro, leader del gruppo consiliare di Pacienza il quale ha riferito «di aver appreso la notizia dagli organi di stampa. Pacienza è una persona di spessore, professionale e umano» ha riferito. E intanto domani lo stesso gruppo si riunirà per analizzare la situazione, ma la spaccatura – al di là delle possibili frasi di circostanza – ormai molto, molto profonda.

Condividi:

COPYRIGHT
Il Quotidiano del Sud © - RIPRODUZIONE RISERVATA

EDICOLA DIGITALE