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Roberto Giordano

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MILETO – Roberto Giordano, pianista di fama internazionale protagonista di concerti sui palcoscenici più suggestivi e prestigiosi del mondo, da diversi anni svolgeva, tra le altre cose, anche il ruolo di docente presso la celebre Accademia di Imola di Franco Scala.

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Fondata da Franco Scala, una istituzione nel campo musicale, l’Accademia pianistica internazionale “Incontri col Maestro” di Imola, che oggi non è più solo pianistica ma si è “allargata” ad altri strumenti musicali, è sempre stata il centro da cui si è irradiata e si irradia la fioritura di talenti musicali classici non solo italiani e dove lo stesso Giordano, peraltro, si è formato.

Ma negli anni lo spirito dell’Accademia è cambiato e i cambiamenti nelle istituzioni, si sa, non sempre coincidono con i valori e gli obiettivi di chi in quelle stesse istituzioni è stato protagonista.

L’addio di Roberto Giordano all’Accademia di Imola

Così, con una missiva che non lascia nulla all’immaginazione, Roberto Giordano ha deciso di porre termine alla sua esperienza da docente di pianoforte presso quella che oggi, dopo la riforma della governance del 2020, è la Fondazione Accademia Internazionale di Imola “Incontri con il Maestro”.

«Il Maestro Roberto Giordano – si legge in una nota per la stampa – ha rassegnato al Presidente Corrado Passera e al Direttore Franco Scala le dimissioni dall’incarico di docente presso l’Accademia Internazionale di Imola».

Nel testo viene ricordato come lo stesso Giordano sia stato «allievo dell’Accademia Pianistica, dove si è diplomato nel 2007, ricevendo il titolo onorifico di “Master”» in seguito ha assunto «la docenza nel 2015 e in seguito l’incarico di vicedirettore dal 2017».

Ma già lo scorso marzo, Roberto Giordano aveva rassegnato le dimissioni dall’incarico di vicedirezione mantenendo però ancora la docenza. Un addio solo rinviato in quanto oggi, a distanza di circa 4 mesi, arriva la decisione di chiudere in via definitiva e lasciare l’Accademia (e non in silenzio).

Roberto Giordano lascia l’Accademia di Imola: la lettera di dimissioni

«Tale decisione – si legge nella lettera recapitata al presidente Passera – è la naturale conseguenza di una totale mancanza di condivisione del percorso che l’Accademia Pianistica ha intrapreso da qualche anno ed è pertanto dettata da ragioni di coerenza personale».

Giordano rivendica il proprio impegno («All’Accademia ho dedicato tutta la mia vita artistica, prima da allievo e poi da docente»), ma allo stesso tempo ribadisce fedeltà ai propri principi: «Non posso tradire valori per me imprescindibili».

L’addio all’Accademia significa anche lasciare «una classe di diciassette allievi, provenienti da sei paesi diversi, che mi hanno fatto sentire privilegiato del loro talento. Una classe che mi onoro di aver formato con abnegazione e dedizione e dalla quale ho imparato più di quello che ho insegnato» e un insieme di persone che hanno condiviso un lungo percorso di vita.

Proprio a costoro Giordano riserva l’ultimo pensiero che, al netto del nuovo percorso intrapreso dall’Accademia sulla spinta della nuova Governance, è un pensiero di stima e di affetto a dimostrazione che nella vita si può decidere di cambiare strada ma ciò non pregiudica i sentimenti di rispetto e benevolenza.

«Ringrazio i Docenti, i quali da allievo mi hanno poi accolto e voluto come loro collega. Ringrazio soprattutto il Maestro Franco Scala, con il quale ho condiviso sia momenti privilegiati, che momenti difficili. A Franco, da cui tutto ha avuto inizio, non posso che rinnovare tutta la mia stima, la mia ammirazione e la mia vicinanza.”

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