X
<
>

Un momento dell'evento di Reggio Emilia

Condividi:
3 minuti per la lettura

SI è tenuta ieri a Reggio Emilia, presso la Sala Rossa del Palazzo del Comune, nell’ambito del festival “Noi Contro le Mafie”, la presentazione del Centro studi e ricerche Diego Tajani di Cutro.

L’associazione, composta da un gruppo di studiosi e professionisti, vuole promuovere la ricerca storiografica su Diego Tajani (magistrato, avvocato, statista), valorizzarne l’opera e il pensiero, contribuire alla diffusione della cultura della legalità anche attraverso l’elaborazione di studi qualificati sul fenomeno mafioso e l’attivazione di laboratori aperti alla società.

In apertura dell’evento è intervenuto il sindaco di Reggio Emilia, Luca Vecchi, il quale ha ribadito l’importanza di questa iniziativa, sottolineando il grande valore culturale per la comunità cutrese residente a Reggio Emilia e per la comunità reggiana tutta. Inoltre, il sindaco, ha ribadito l’importanza di continuare a tenere vivo un impegno nel contrasto alle mafie, di non abbassare la guardia verso questi fenomeni e di lavorare per mantenere la qualità di una corretta e civile relazione tra reggiani e cutresi presenti sul territorio.

Antonio Nicaso, Direttore scientifico del Festival, ha sottolineato l’importanza dell’iniziativa che mette in evidenza la figura di Diego Tajani, cutrese, Procuratore del Re a Palermo, il primo ad aver denunciato in Parlamento, l’11 giugno del 1875, la collusione della mafia con le istituzioni. Una figura, quella di Tajani, da rivalutare e conoscere soprattutto in un contesto come quello reggiano, dove vive una nutrita e laboriosa comunità proveniente da Cutro e che nulla ha a che fare con coloro che sono stati implicati nel processo Aemilia.

Diego Tajani

L’intervento di Maurizio Mesoraca, ex senatore e docente, ha messo al centro gli obiettivi e le finalità del Centro, che intende promuovere e sostenere la formazione di giovani, attraverso lo sviluppo di un “Erasmus interregionale” tra le tre Regioni di origine di Tajani, e adulti, facilitando così lo sviluppo e la diffusione di valori e conoscenze, competenze e abilità utili a progettare e realizzare iniziative innovative in armonia con le qualità e le vocazioni del territorio e avviare collaborazioni istituzionali con le amministrazioni comunali di Cutro, Vietri sul Mare e Reggio Emilia.

Ha inoltre ribadito la necessità e l’importanza di riconoscersi nella figura di Diego Tajani, nonché l’idea fondamentale che la lotta alla mafia non è impossibile e che il raggiungimento dell’obiettivo dipende dagli uomini che stanno in campo , i quali esprimono una volontà comune di combattere il fenomeno.

Il giornalista del Quotidiano del Sud Antonio Anastasi, nel suo intervento conclusivo, ha infine ripercorso le tappe del processo Aemilia, sottolineando come Cutro è nota come la città di Nicolino Grande Aracri, boss a capo di una organizzazione criminale che ha colonizzato l’Emilia, secondo la sentenza del noto processo.

Antonio Anastasi

Ma Cutro, sottolinea Anastasi, è anche la città che ha dato i natali a Tajani, che per primo sollevò in Parlamento la questione mafia ed ebbe il coraggio di parlare della cosiddetta zona grigia con una visione moderna del fenomeno. Il centro studi, dunque, si propone da una parte di promuovere la ricerca storiografica di questa figura, e dall’altro rinsaldare il rapporto tra Cutro e Reggio Emilia all’insegna di valori comuni a partire da quello della legalità.


La qualità dell'informazione è un bene assoluto, che richiede impegno, dedizione, sacrificio. Il Quotidiano del Sud è il prodotto di questo tipo di lavoro corale che ci assorbe ogni giorno con il massimo di passione e di competenza possibili.
Abbiamo un bene prezioso che difendiamo ogni giorno e che ogni giorno voi potete verificare. Questo bene prezioso si chiama libertà. Abbiamo una bandiera che non intendiamo ammainare. Questa bandiera è quella di un Mezzogiorno mai supino che reclama i diritti calpestati ma conosce e adempie ai suoi doveri.  
Contiamo su di voi per preservare questa voce libera che vuole essere la bandiera del Mezzogiorno. Che è la bandiera dell’Italia riunita.
ABBONATI AL QUOTIDIANO DEL SUD CLICCANDO QUI.

Condividi:

COPYRIGHT
Il Quotidiano del Sud © - RIPRODUZIONE RISERVATA

EDICOLA DIGITALE