INDICE DEI CONTENUTI
- 1 Edoardo Ferrario porta in scena “Performante”
- 2 Arcavacata protagonista: risate e interazione con il pubblico
- 3 Improvvisazione e siparietti esilaranti con i fan di Brunori sas
- 4 Edoardo Ferrario racconta le richieste improbabili dei fan
- 5 Satira pungente tra crisi climatica, neogenitori e carne sintetica
- 6 E se Tolstoj vivesse oggi? Marketing e social
- 7 Intelligenza artificiale: tra paure e paradossi
- 8 Social network
- 9 Un tacchino, la Grecia e la ricerca dell’eroismo quotidiano
- 10 Performante: il battesimo calabrese di Edoardo Ferrario
Per la prima volta in Calabria, Edoardo Ferrario ha conquistato il pubblico con il suo nuovo spettacolo di stand-up comedy «Performante».
ARCAVACATA (COSENZA) – Per la prima volta in Calabria, Edoardo Ferrario, uno dei comici italiani più brillanti e amati del panorama contemporaneo, ha conquistato il pubblico con il suo nuovo spettacolo di stand-up comedy «Performante». L’evento, inizialmente previsto al Teatro Italia di Cosenza, ha dovuto spostarsi al Teatro Auditorium Unical (TAU) per soddisfare la crescente richiesta di biglietti. Organizzato da Be Alternative e L’Altro Teatro, lo spettacolo ha regalato una serata indimenticabile agli appassionati della comicità intelligente e sagace di Ferrario.
Edoardo Ferrario porta in scena “Performante”
Nel suo nuovo show, l’artista affronta con la sua inconfondibile ironia i paradossi e le contraddizioni della società contemporanea. Attraverso un viaggio esilarante tra crisi climatica, influencer, iper-esposizione mediatica e ansia da performance, il comico romano riesce a trasformare i dilemmi moderni in spunti di riflessione.
Arcavacata protagonista: risate e interazione con il pubblico
La serata si è aperta con il racconto sulle peculiarità di Arcavacata: «Ho letto il mito dello zoppo e del cieco. Non lo conoscete? Ve lo racconto io!». L’interazione con gli spettatori è stata un elemento chiave dello show, dimostrando ancora una volta il suo talento nel costruire un dialogo diretto e coinvolgente con la platea. Ferrario ha chiesto al pubblico quali fossero le zone più belle della Calabria, ricevendo risposte variegate e ironizzando sulle rivalità locali. «La pace del mondo ricominci da qui: dall’unione tra Arcavacata, Cosenza e tutte le altre città calabresi».
Improvvisazione e siparietti esilaranti con i fan di Brunori sas
Non sono mancati momenti di improvvisazione a proposito dell’impegno pomeridiano di Dario Brunori – reduce dal successo al Festival di Sanremo e occupato nel firma-copie del nuovo album, tanto da far arrivare in ritardo alcuni dei suoi spettatori. Il comico ha invitato sul palco una fan del cantautore calabrese, rimasta senza autografo, e con la sua solita verve ha “confessato”: «Brunori mi ha legittimato a firmare le copie del suo disco». Così imitando l’artista ha firmato la copertina dell’album: «A Federica, un caro saluto “Ferrario sas”. Portate le mie scuse a Dario». Un siparietto che ha fatto esplodere la sala in applausi e risate.
Edoardo Ferrario racconta le richieste improbabili dei fan
Il comico ha condiviso anche i messaggi ricevuti dopo l’annuncio della data cosentina: «Uno mi scrive: “se ti azzardi a cancellare questa serata, ti accoltello”. Un altro: “ti prego, mi regali due biglietti”. Ma chi te conosce? Chiedilo ad Aiello!». E non è mancata una storia al limite dell’assurdo su un’altra tappa: due fan, convinti di aver preso i biglietti per Roma dopo aver letto “Teatro Colosseo”, si erano ritrovati con i tagliandi per Torino. «Mi hanno chiesto di fare un miracolo… Ho detto: se è vero, la racconto stasera. E loro? Mi hanno mandato pure lo screenshot per confermare!».
Satira pungente tra crisi climatica, neogenitori e carne sintetica
La satira sociale di Ferrario ha toccato temi di grande attualità, dalla difficoltà di acquistare casa alle assurdità dei prezzi che devono sostenere i neogenitori – «Non immaginavo che un passeggino potesse costare quanto un SH. Ma questo non te lo dicono al corso preparto» – passando per la crisi climatica e la carne sintetica. «Avete sentito parlare della giga cotoletta? Contiene il 70% di pollo italiano. Da cosa è composto il restante 30%? Ho indagato. Sono polli che non si sentono più italiani. Polli che dopo aver pagato per 30 anni contributi in Italia si sono visti voltare le spalle dallo Stato. Sono polli che dopo una vita in un allevamento intensivo, prima di finire tritati in una giga cotoletta, come ultima umiliazione, devono assistere alle urla di Mario Giordano su Rete4 che condanna fermamente la carne sintetica preoccupato per il futuro degli allevatori», ha ironizzato.
Ferrario si è anche divertito a immaginare come sarebbe stata la vita di Lev Tolstoj se avesse vissuto nell’era moderna e come avrebbe promosso «Guerra e pace». Tra strategie di marketing aggressive, video promozionali sui social e improbabili interviste in cui avrebbe dovuto rispondere a domande assurde, Ferrario ha dipinto un quadro esilarante e brillante dell’autore alle prese con i meccanismi contemporanei della comunicazione.
Intelligenza artificiale: tra paure e paradossi
In “Performante“, Ferrario non poteva tralasciare il riferimento all’intelligenza artificiale. Se l’IA impara dagli esseri umani, si chiede il comico, perché mai dovrebbe fare di meglio? Due le paure che circolano tra la gente: «Perderemo il lavoro perché ci sostituiranno i robot» e «Ormai non si può più dire niente». Soluzione? Unire i due timori per annullarli entrambi. «Produciamo un robot programmato per dire tutte quelle frasi che al lavoro non potete pronunciare senza rischiare il licenziamento. Non è Alexa l’assistente vocale, ma “Gianpiero il robot sincero!”».
Social network
Non sono mancate le riflessioni sui social network e sul loro impatto quotidiano: «Molti dicono che i social sono come le droghe. Non è vero, sono molto peggio. Non esiste alcuna droga che ti sveglia ogni mattina con i reel dei guru del mindset!».
Un tacchino, la Grecia e la ricerca dell’eroismo quotidiano
A chiudere la serata, la domanda sulla difficoltà di sentirsi degli eroi nel mondo reale e il racconto di un episodio tragicomico: l’eroico salvataggio di un tacchino in Grecia, accompagnato nella mente del comico dalle note di «My Hero» dei Foo Fighters. «Non so se quel gesto mi renda un eroe, ma ho provato un senso di giustizia morale».
Performante: il battesimo calabrese di Edoardo Ferrario
La prima serata di Edoardo Ferrario in Calabria si è rivelata un successo travolgente, capace di unire risate e spunti di riflessione in un mix irresistibile. Se questo è stato il suo «battesimo calabrese», il pubblico già attende con ansia il suo ritorno.
COPYRIGHT
Il Quotidiano del Sud © - RIPRODUZIONE RISERVATA