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La tangenziale di Bari ieri bloccata in entrambi i sensi di marcia

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Nel Foggiano, davanti ai caselli autostradali, sono 700 i camion che bloccano ingressi e uscite da 72 ore. Bari ieri è stata paralizzata; tir a rilento anche nel Tarantino e in Salento. Sale la tensione per la protesta degli autotrasportatori, anche ieri, per il terzo giorno consecutivo, camion a rilento, furgoni e mezzi fermi sulle principali arterie stradali pugliesi. Il rischio è che tra qualche giorno supermercati, negozi, mercati rionali, salumerie e panifici avranno gli scaffali vuoti per i mancati rifornimenti.

E già ieri sera sono iniziate le file di auto davanti ai distributori di benzina, si teme l’aumento dei prezzi e l’esaurimento delle scorte. Oltre ai timori di paralisi per il comparto agroalimentare, dalla frutta alla pasta. Tanto che la stessa Conferenza delle Regioni chiede compatta un confronto con il Governo per affrontare la questione. Lo stop delle merci è già una realtà in alcuni territori.

Dopo l’annuncio dell’azienda italiana di pasta La Molisana, che aveva già deciso il fermo della produzione, nessun prodotto agroalimentare proveniente dalla Sicilia e dalla Puglia è arrivato oggi al Centro Agroalimentare Roma, il più grande mercato d’Italia. Non solo: le navi container che ogni giorno attraccano nel porto di Bari, ieri sono ripartite senza scaricare la merce. Una escalation che rende la situazione sempre più difficile e critica. C’è poi un problema legato agli approvvigionamenti del grano, legato proprio allo scoppio della guerra in Ucraina.

Un altro Sos è arrivato da Confindustria Puglia: «In molti molini, pastifici e industrie casearie del Barese da lunedì la produzione è ferma o va a singhiozzo. I molini sono sovraccarichi perché non riescono a consegnare la semola. Di conseguenza i pastifici non ricevono la materia prima e sospendono alcune linee di produzione». Ieri i tir hanno raggiunto e bloccato la tangenziale di Bari, paralizzando anche la città e tagliando i collegamenti tra il nord e il sud della Puglia.

I blocchi stradali nel Barese hanno riguardato anche la statale 100 che collega Bari a Taranto e la statale 16 in entrambe le direzioni di marcia e hanno provocato decine chilometri di coda tra le uscite di Poggiofranco e Japigia. Sulla Statale 96, all’altezza di Altamura, dove i camionisti sono in protesta con i mezzi fermi da martedì, l’autista di uno dei tir che stava manifestando in strada bloccando il traffico in arrivo in direzione sud, è stato investito da un furgone che, nel tentativo di evitare il blocco stradale, lo ha colpito facendolo cadere, senza provocare ferite gravi.

L’uomo, soccorso dagli altri manifestanti, ha riportato una lieve ferita alla testa e qualche contusione. Altri blocchi sono in corso anche a Cerignola, nel Foggiano, nei pressi dello svincolo autostradale e sulla statale 96 nei pressi di Altamura. Incolonnamenti sulla statale 106, nel Tarantino c’è anche un presidio a Manduria, sulla circonvallazione Taranto-Lecce. E non è finita qui, perché sono state annunciate altre proteste anche oggi. La Puglia è uno dei fronti più caldi in Italia e non per una casualità: da qui partono i rifornimenti di grano.

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