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La chiesa della Trinità di Potenza

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POTENZA – Riapre al culto la chiesa della Trinità dove nel 2010 venne scoperto il corpo di Elisa Claps, scomparsa nel 1993 e uccisa per mano di Danilo Restivo.

A darne notizia è la stessa arcidiocesi di Potenza. L’arcivescovo Salvatore Ligorio ha anche nominato i parroci che si occuperanno di gestire la chiesa della Trinità. Immediata la reazione della famiglia Claps che non ha accolto favorevolmente la decisione.

La famiglia, infatti, ha diffuso una lettera molto dura ribadendo le accuse che da sempre rivolgono nei confronti di un clima di silenzi ritenuto inaccettabile.

La diocesi di Potenza riapre la chiesa della Trinità

Don Antonio Savone, attuale parroco della cattedrale, avrà la responsabilità anche della chiesa della Trinità. Al suo fianco come co-parroco opererà anche Don Giovanni Caggianese. La Chiesa della Trinità, per volere stesso dell’arcivescovo di Potenza, avrà come specifico indirizzo pastorale quello di proporsi ai credenti, ai cercatori di Dio e ai cittadini tutti, come centro di spiritualità, di preghiera e di riflessione.

«Un’oasi di fede e di speranza – è scritto in una nota dell’arcidiocesi – nel cuore del centro storico, monito muto a favore di una gioventù che merita più cura e più attenzione da parte della Chiesa e della società».

Ovviamente i sacramenti e quindi le celebrazioni eucaristiche saranno regolarmente celebrati. Intanto i lavori al tempio di culto continuano ed è imminente la sua apertura.

Dopo l’estate, probabilmente tra settembre e ottobre la chiesa sarà finalmente aperta ai fedeli dopo i lavori di restauro e messa in sicurezza.

Potenza, i lavori di ristrutturazione alla chiesa della Trinità

In questi mesi si è provveduto a posizionare gli impianti, in particolare il riscaldamento a pavimento a cui seguiranno gli altri impianti (quello elettrico), la pitturazione e il completamento del campanile.

Il 6 gennaio 2016, dopo un sopralluogo, i tecnici hanno accertato «la non idoneità strutturale» ed hanno dichiarato «lo stato di inagibilità dell’intero immobile comprendente canonica e ministero pastorale annessi alla Chiesa della SS. Trinità».

Inagibilità dovuta alle infiltrazioni che nel corso degli anni hanno minato la stabilità dell’edificio. Da qui la necessità degli interventi che stanno giungendo al termine. Nel progetto è prevista anche la ricostruzione ex novo, ma più piccola della canonica.

La nomina dei parroci della Trinità rientra in un progetto più ampio della Chiesa che riguarda il borgo antico. Si andrà nei prossimi mesi verso la costituzione di una sola unità pastorale. In pratica, resteranno le attuali parrocchie, ma ognuna di esse opererà in uno specifico ambito secondo un progetto complessivo di coordinamento che farà capo alla Cattedrale.

La posizione della famiglia Claps: «Non una parola per Elisa»

Dopo la nota della Curia Vescovile di Potenza sulla riapertura della chiesa della Trinità, la famiglia di Elisa Claps ha voluto esprimere «alcune amare considerazioni».

Per i familiari di Elisa «mascherare la riapertura della Chiesa della Trinità dietro il paravento di una “riorganizzazione funzionale” denota ancora una volta tutta l’ipocrisia e la meschinità di chi dovrebbe fare del rispetto del prossimo e della verità la sua missione di vita».

La famiglia, inoltre, evidenza che «non una parola viene spesa per Elisa, non una considerazione per le ferite inferte ad una famiglia che ha atteso 17 anni di conoscere un pezzo di verità, la parte restante rimane sepolta in quella chiesa coperta da una cortina impenetrabile di omissioni e colpevoli silenzi».

Riguardo la missione pastorale di “oasi di fede e di speranza nel cuore del centro storico” indicata dall’arcivescovo, la famiglia precisa come «i ragazzi di questa città abbiano bisogno di verità gridate e non di moniti muti come mute sono state le bocche di quanti avrebbero potuto parlare prima e dopo il ritrovamento di Elisa».

Per la famiglia «il cuore del centro storico, per tornare a pulsare, oltre alla fede e alla speranza, ha necessità di un atto di coraggio e non di ipocriti equilibrismi e di fumose dichiarazioni che confondono anche il più devoto dei credenti».

In conclusione, quindi, «padronissimi di riaprire la Chiesa, libera la famiglia Claps di chiamare quel giorno al suo fianco i tanti amici che l’hanno accompagnata in questo tormentato cammino».

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