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Elisa Claps e il modello dei suoi sandali

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POTENZA – «Il 12 settembre alle ore 11 porterò lungo via Pretoria a Potenza, una Croce di ferro, sulla quale infilzerò dei sandali a occhio di bue, quelli che portava Elisa Claps quando è stata uccisa nella chiesa della Trinità di Potenza. Mi servono 8 paia di sandali a occhio di bue usati di vario colore».

Lo scrive il regista e attore lucano Ulderico Pesce che sulla sua pagina social annuncia la sua prossima iniziativa per ricordare la studentessa potentina scomparsa il 12 settembre del 1993 a Potenza ed i cui resti sono stati ritrovati 17 anni dopo nel sottotetto della chiesa della Ss. Trinità nel centro storico del capoluogo di regione. La giovane fu uccisa da Danilo Restivo nel luogo, in cui, poi, è rimasto nascosto il suo corpo.

Riguardo alla ricerca dei sandali ad occhio di bue «Meglio -ha sottolineato Pesce- se arrivano da Potenza ma li accetto da tutt’Italia. Se ne arrivano più di otto paia farò più croci di ferro. Potete chiamarmi, per avere l indirizzo dove spedire, al cellulare: 3314216529. Il vostro regalo, i sandali, sarà anonimo. Il 12 settembre alle 10 e 30 ci vediamo davanti alla Torre Guevara in via Pretoria.

Ci fermeremo davanti alla chiesa della Trinità. Se venite sarà un piccolo corteo condiviso, se non venite sarò da solo a portare la Croce e i sandali. Il 12 settembre 1993 Elisa è stata uccisa e nascosta nella chiesa della Trinità per 17 anni, chiesa che a ottobre sarà riaperta al culto. A noi non piace che venga riaperta al culto. E lo diremo -ha sottolineato- con la Croce e i sandali di Elisa. Se non piace neppure a te divulga questo messaggio».

Il dibattito sulla riapertura della chiesa dove fu uccisa Elisa Claps

Ricordiamo, infatti, che la decisione da parte della Curia di riaprire la chiesa ha riacceso il dibattito tra chi non vorrebbe continuasse ad essere un luogo di culto, chi vorrebbe vederla chiusa per sempre e chi, invece, crede sia giusto restituirla alla comunità di fedeli. Nelle lettere inviate al vescovo di Potenza Mon. Salvatore Ligorio e alla mamma di Elisa Claps, Filomena Iemma, papa Francesco ha spiegato di essere vicino alla famiglia della sedicenne uccisa in chiesa suggerendo una riapertura della Trinità in cui però evitare celebrazioni festose lasciando spazio alla preghiera silenziosa. Da parte sua la famiglia Claps in una nota inviata dal fratello di Elisa Gildo, ringraziando il Santo Padre per la vicinanza dimostrata ha, però, ribadito il disaccordo sulla riapertura della chiesa.

«Come il Santo Padre – aveva spiegato la famiglia Claps- riteniamo una buona intenzione che la Chiesa della Ss. Trinità custodisca la memoria di Elisa” ma ribadiamo, ancora una volta, che la riconciliazione passa attraverso un’assunzione di responsabilità e di scuse rispetto ai tanti silenzi e alle omissioni che hanno preceduto e seguito il ritrovamento dei resti di Elisa. Senza pentimento non ci può essere remissione»

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