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COSENZA – Da una parte una festa dello sport con lo stadio “San Vito-Marulla” gremito e colorato dall’altra la violenza becera che infanga il derby tra Cosenza e Catanzaro (LEGGI L’ARTICOLO SULLA PARTITA). Secondo le prime ricostruzioni dopo le 20 nei pressi dello svincolo autostradale Cosenza Nord un gruppo di tifosi del Catanzaro, di ritorno dalla partita, sarebbero scesi dai loro bus lanciando petardi e fumogeni nel piazzale del centro commerciale Marconi. Successivamente avrebbero ingaggiato degli scontri con le forze dell’ordine che li avrebbero dispersi.

VIDEO – LE IMMAGINI DEGLI SCONTRI TRA TIFOSI E FORZE DELL’ORDINE

Attimi di panico per i clienti e il personale del McDonald’s che hanno dovuto fronteggiare la furia degli ultras giallorossi. Il locale sarebbe stato oggetto di un fitto lancio di bottiglie di vetro e di pietre. Secondo alcune testimonianze sarebbe esplosa anche una bomba carta proprio davanti all’ingresso del fast food. Alcuni tifosi hanno fatto irruzione nel locale aggredendo gli avventori del fast food. Solo il pronto intervento degli inservienti ha evitato il peggio. I clienti, tra di loro c’erano anche dei bambini letteralmente terrorizzati dalle brutte scene vissute, hanno trovato riparo nei bagni e nelle cucine. Un ragazzo è stato colpito alla testa con un bastone e ha dovuto ricorrere alle cure mediche a causa di un profondo taglio. Non è andata meglio tra le forze dell’ordine con diversi agenti contusi nei disordini (ferito anche il prossimo vicario del Questore di Cosenza Ferruccio Martucci). Al termine dei tafferugli un tifoso è stato fermato e condotto in Questura (poi rilasciato).

Fino a tarda serata il traffico sulla Strada statale 107 è rimasto totalmente paralizzato causando gravi disagi alla circolazione dei mezzi. Le prime scaramucce si erano verificate su viale Magna Grecia, l’arteria che conduce all’impianto San Vito – Gigi Marulla. Dopo alcuni petardi esplosi, i tifosi del Catanzaro sarebbero scesi dai loro bus, entrando in contatto con le forze dell’ordine. Le brutte immagini provenienti da Rende hanno ben presto impazzato sui social infangando irrimediabilmente quella che doveva essere una domenica di festa e di sport.

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