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La ricostruzione nell’ambito dell’inchiesta Olimpo della tentata estorsione alla Kernel, nota ditta informatica del vibonese

VIBO VALENTIA – “Io voglio cinquemila euro l’anno… perché prende centoventimila euro”. Sarebbe questa la frase cardine che prefigura un’attività estorsiva nei confronti di una nota attività commerciale del Vibonese, la Kernel. Estorsione che non sarebbe stata consumata dai fratelli Melluso di Briatico, considerati legati al clan con a capo Nino Accorinti, ma solo perché l’avrebbe già commessa Francesco Barbieri, di Cessaniti, a sua volta ritenuto vicino ad un altro sodalizio con lo stesso nome ma guidato da Peppone Accorinti.

OPERAZIONE OLIMPO, LA TENTATA ESTORSIONE ALLA KERNEL

 La circostanza emerge dalle carte dell’inchiesta “Olimpo” e si basa sull’attività tecnica degli investigatori della Polizia e sulle risultanze investigative dell’indagine Rinascita-Scott nelle quali si metteva in evidenza come una serie di difficoltà avevano indotto il titolare della Kernel, a rivolgersi, tra gli altri, anche a Gregorio Giofrè, alias “Nasone”, ritenuto elemento di spicco della ’ndrina di San Gregorio d’Ippona, in un momento di difficoltà, chiedendo di non pagare. Nello stesso procedimento il Fiorillo, quale legale rappresentante della Kernel, aveva denunciato· di aver trovato cartucce da sparo e, d’altra ·parte, altro atto intimidatorio era stato perpetrato ai danni della ditta nell’anno 2018, relativamente al danneggiamento di un quadro elettrico.

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I MELLUSO, I LA ROSA E LA TENTATA ESTORSIONE ALLA KERNEL NELL’INDAGINE OLIMPO

Nell’indagine Olimpo viene riportata una serie di conversazioni tra Antonio La Rosa (vertice dell’omonima consorteria di Tropea) e Giofrè risalente al 31 maggio del 2019 nel corso della quale il primo riferiva al secondo che i gemelli Melluso, Simone ed Emanuele, erano arrabbiati con Barbieri in quanto questi si sarebbe intromesso nella loro area di riferimento. 

LA ROSA: “Erano venuti quei ragazzi di Briatico … gemellini… per la Kernel … sono incazzati … Ciccio si è preso soldi e non glieli ha dati”). La Rosa riferiva di aver invitato i due congiunti a chiarire la questione con Barbieri: Ciccio … Ciccio ha … ha detto … (inc.le) …. i soldi gliel’ho dati … (inc.le) … omissis .. .. .se la volete chiarire tra di voi (inc.le)… Gli ho detto ” Oh Ciccio cacciami una curiosità non e che voglie farmi i fatti di .. delle altre parti… gli ho detto io “però … ” gli ho detto io ” la a coso … ” gli ho detto ” la Kernel… (inc.le) … certi lavori … gli dovete dare i cosi a quei  ragazzi di Briatico” gli ho detto io”;
SIMONE MELLUSO“hanno pagato! Tre mandati … è dall’anno scorso che gli hanno mandato i soldi”).  

I LAVORI AL COMUNE DI BRIATICO PER LA RETE DI ILLUMINAZIONE

In quel periodo il Comune di Briatico aveva stipulato un patto di adesione alla Convenzione Consip “Servizio Luce 3” – lotto Puglia, Basilicata e Calabria, avente ad oggetto l’affidamento del servizio integrato di conduzione, gestione e manutenzione ordinaria e straordinaria degli impianti di illuminazione pubblica e semaforica – con l’impresa Conversion & Lighting Spa e che nella commessa pubblica la Kernel Srl figurava in veste di subappaltatrice dei menzionati lavori di manutenzione della rete di illuminazione, fatturando le proprie prestazioni direttamente alla Conversion & Lighting Spa.

LE LAMENTELE DI MELLUSO SULL’OPERATO DI BARBIERI

Tornando quindi alle intercettazioni, emerge come Simone Melluso esprimesse ancora una volta doglianze sull’operato del Barbieri, anche relativamente alla spartizione dei proventi.

(MELLUSO: Oh Tonino… quando inizi i lavori… io non è che sono scemo… penso che lui è ignorante… io non sono ignorante… o vuole fare l’ignorante… c’è lo stato d’avanzamento, prendono il 30% avanti… sei per tre diciotto… sono centoottanta mila euro che prendono… ce li puoi dare che abbiamo bisogno…; 
LA ROSA: No… (inc.le)…, l’anticipo… l’anticipolo stato d’avanzamento lo prendono dopo … ; 
Simone: Eh  e prendono l’anticipo il 30 % … ;
LA ROSA: Eh … ;
Simone: Lo stato d’avanzamento dopo … sei per tre diciotto… sono centoottanta mila euro che prende! Non mi può dare diecimila euro? Nel frattempo?… per pagarci l’avvocato… per fare qualche colloquio […] gli ho detto… non c’è problema… (inc.le) … va bene a posto” inc.le … non ti preoccupare che l’aggiusto io … non ti preoccupare che è la stessa cosa” – “non è la stessa cosa Ciccio” è che poi se ne vanno, lascia stare che li perdo io i soldi…” […] io voglio cinquemila euro l’anno… perché prende centoventimila euro... (inc.le)… centoventimila euro l’anno e voglio cinquemila euro… perché ha finito il lavoro…” – “Va bene se non ve li manda adesso… dice che ve li manda gennaio-febbraio non ci sono problemi?” – “Non ci sono problemi, compare Peppe… inc.le…).

In buona sostanza, rileva il gip, la “pretesa estorsiva dei Melluso è stata impedita proprio dal fatto che quella avanzata da Barbieri fosse stata portata a termine”.

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